Care amiche, cari amici,
C'è grande agitazione e confusione nel panorama politico italiano in vista delle prossime elezioni regionali. In molti mi chiedono del perché della scelta dellÂ’UDC di andare da sola in alcune regioni, in altre col PD senza comunisti, in altre con la PDL senza Lega Nord: i cosiddetti tre forni. Giochi complicati della politica? Alte strategie? La riflessione può essere più semplice di quanto appare, con alcune premesse:
1°- L'UDC non è alleata con nessuno schieramento politico, ha corso da sola nel 2008 rischiando di essere schiacciata fra i due poli di destra e di sinistra, riuscendo invece ad affermarsi.
2°- L'UDC è stata rifiutata da Berlusconi e dalla Lega Nord nellÂ’alleanza di Centro-destra del 2008 volendoci zittire e obbligandoci a confluire forzatamente nel partito del Predellino, dopo PDL! LÂ’UDC è sostanzialmente incompatibile con i principi e gli ideali della sinistra comunista e radicale!
3°- Alle regionali è necessario scegliere uno schieramento se si vuole concorrere a realizzare il BENE COMUNE per l'amministrazione dei territori di competenza, per cercare cioè di realizzare qualcosa di buono per tutti soprattutto i più deboli. Per questo lÂ’UDC conclude accordi di programma sulle cose che ritiene utili con candidati presidenti capaci di comprendere le sue ragioni. EÂ’ questo il motivo per cui si cerca di fare accordi con la Polverini (PDL- ex AN) nel Lazio e con Spacca (PD- ex Margherita) nelle Marche e si rifiuta la candidatura Vendola in Puglia (Sinistra e LibertaÂ’-ex comunista) e Bonino (PD-Radicale) nel Lazio.
4°- Credo anche che sia legittimo che un partito politico cerchi di non scomparire mantenendo la propria identità popolare, cristiana e liberale.
5°- Credo, infine, che sia utile a tutti il tentativo dellÂ’UDC di scompaginare lÂ’attuale bipolarismo che vede contrapposte Destra e Sinistra da 15 anni in perenne litigio sulla pelle dellÂ’Italia e dei suoi cittadini, paralizzando la vita pubblica sullo scontro fra berlusconiani e antiberlusconiani senza più riuscire a dare risposte serie e necessarie al paese. Ma le riflessione continua e si allarga, basta non credere cecamente alle frasi del Tg1 e del Tg5 o della stampa in genere!
Con amicizia Luca Marconi