LA CNA scrive ai parlamentari calabresi e alle istituzioni sulla grave crisi economica che si è abbattuta anche in Calabria

Risponde l'on. Laratta: “Questo governo ci ha sbattuto la porta in faccia. Pone la fiducia e si rifiuta di discutere.”

Rocco Rania e Nicola Mastroianni della CNA calabria così scrivono ai parlamentari calabresi:

“La situazione che si è venuta a determinare rende necessaria la massima attenzione per le conseguenze e gli effetti sociali che essa può realisticamente determinare; motivazioni queste per le quali riteniamo che le Istituzioni e tutte le espressioni politiche, regionali nazionali ed europee, si adoperino fortemente e sinergicamente per garantire strumenti e risorse adeguati per un più equilibrato sviluppo dellÂ’economia calabrese.

Occorre, a nostro avviso, in questo particolare e difficile momento senso di responsabilità e uno sguardo al futuro che, per gli imprenditori, deve necessariamente avere una connotazione segnatamente ottimistica.

In tal senso è necessario che, anche a livello nazionale, la discussione in corso sui provvedimenti del Governo si concluda rapidamente con la definizione di interventi adeguati alla gravità della crisi come richiesto e sollecitato dalle Parti Economiche e Sociali sui diversi fronti unitamente ad interventi di carattere emergenziale per il Mezzogiorno e la nostra regione in modo particolare sul fronte del credito, del lavoro, degli investimenti, della semplificazione amministrativa e dei tempi di pagamento”.

Pronta la risposta dell' on. Franco Laratta:

“Condivido pienamente l'appello e le preoccupazione della CNA calabrese. La situazione è davvero grave, i rischi di un suo peggioramento sono evidenti.

E sarebbe del tutto normale, in un Paese normale, che il governo ascoltasse la voce e le richieste

della associazioni, del sindacato, delle forze produttive. Ma questo governo ci sta sbattendo ogni volta la porta in faccia. Come ha fatto in queste ore ponendo la fiducia sul decreto anti-crisi, provocando la dura protesta del presidente della Camera. Sarebbe stata questa l'occasione di confrontarci in parlamento per migliorare le misure previste nel decreto che secondo noi sono del tutto insufficienti. Ma con il voto di fiducia, il dibattito non ci sarà, gli emedamenti decadono tutti, la speranza di migliorare il decreto svanisce completamente.

Detto questo, comunque, sono disponibile in qualsiasi sede e in qualsiasi momento ad un confronto per come auspicato dalla CNA. Che per questo, e per il lavoro che fa, va ascoltata e ringraziata”.

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