Tassa per gli immigrati, Cota: la gente è con noi. No del Governo, ma la Lega non ritira la proposta

On. Roberto Cota

“Sono stupito dalla reazione di alcuni esponenti della maggioranza perché il principio della tassa sul permesso di soggiorno, oltre ad essere giusto e previsto in diversi paesi europei, era già stato discusso e votato dalla maggioranza con il parere favorevole del Governo in Senato, addirittura prevedendo un importo di 200 euro, ed è inserito nel testo del dl sicurezza licenziato dalle commissioni. Abbiamo solo voluto presentarlo come emendamento al dl anti crisi per anticiparne gli effetti. La Lega ritiene importante difendere il principio di una immigrazione regolamentata e il principio che chi arriva sul nostro territorio debba concorrere alle spese per sostenere i costi dell'immigrazione. E' una battaglia di giustizia che la stragrande maggioranza dei cittadini condivide”. Così il Presidente dei Deputati della Lega Nord, Roberto Cota, interviene in merito all'emendamento della Lega sulla tassa per il permesso di soggiorno.

Intanto, oggi il Governo ha dato parere contrario in commissione Bilancio e Finanze della Camera ad entrambi gli emendamenti del Carroccio, sia quello sulla tassa di 50 euro sia a quello sulla fideiussione di 10mila euro per le partite Iva aperte da immigrati. In merito, è intervenuto l'on Claudio D’Amico che ha sottolineato: “Non è vero che la Lega abbia ritirato gli emendamenti. Nè io nè Bitonci abbiamo fatto marcia indietro”. L'esponente del Carroccio esprime delusione per la “campagna di strumentalizzazione” montata intorno a questi due emendamenti che, dice, “ha causato oggi il voto sfavorevole del Governo in commissione”. “Questa cosa -ha spiegato – sembra che ce la siamo inventata. Ma invece io stesso avevo presentato al Governo un ordine del giorno il 23 luglio 2008, approvato dall’Esecutivo, e che conteneva una norma praticamente identica. Inoltre anche in Senato c'è un emendamento sul ddl sicurezza che è molto simile al nostro. Insomma – ha concluso – la norma per la tassa sul permesso di soggiorno esiste in tutto il mondo. Questa notte ho ricevuto tantissimi sms di italiani nel mondo che dicono: 'noi qui all’estero paghiamo, perchè gli stranieri da noi non lo devono fare?'”.

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