Progetto PIE, diritti e doveri “solidali”dei cittadini italiani all’estero !

La “vecchia” Italia ha spesso dimenticato gli italici sparsi per il mondo.
Vorrei ritornare sul capitolo Costituzione con delle precisioni:
– L’articolo terzo e’ chiaro, ogni cittadino appartenente allo Stato Italiano e’ titolare dei diritti di partecipazione alla politica e relativi obblighi: doveri

– Tutti i cittadini hanno pari dignita’ sociale e sono uguali davanti alla Legge.

– Compito dello stato e’ di rimuovere gli ostacoli d’ordine economico che limitano, di fatto, la liberta’ e l’uguaglianza dei cittadini.

Questo in sintesi cosa narra l’articolo terzo. Fin qui il concetto e’ chiaro e trasparente. La nostra Costituzione compie 60 anni, abbiamo avuto 16 Legislature e mi dicono due Repubbliche (dicono). Vorrei soffermarmi in primis sui diritti dei cittadini. Tutti possiamo constatare che le Legislature e il Parlamento, sono stati incapaci di adempiere a questi principi fondanti della nostra Costituzione, perche’ il concetto d’uguaglianza e’ solo inciso sulla Carta e gli uomini hanno tanta sapienza quanta furbizia. La cosidetta Casta, non ne è stata immune. Noi del Progetto P.I.E., a differenza di tanti partitini e partitoni, sapremmo valorizzare al massimo dell’umana possibilita’, questi principi e qui non ci piove l’abbiamo enfatizzato piu’ volte. Per pari dignita’ sociale e diritti a tutti, intentiamo (1) Voto (2) Rimuovere gli ostacoli di narura economica, ovvere garantire anche al cittadino italiano all’estero indigente, assistenza alla salute ed una vita dignitosa. (3) Diritto all’informazione e via dicendo…

Per noi cittadini italiani all’estero il problema arriva quando si parla di doveri, articolo secondo:

-La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’Uomo (pari dignita’ sociali e politiche), sia come singolo sia nelle formazioni E RICHIEDE L’ ADEMPIMENTO DEI DOVERI INDEROGABILI DI SOLIDARITA’; politica, economica e sociale. Adesso senza entrare nel merito tanto amato dai Leghisti “ Voto uguale e Tasse”. Stando a quest’articolo gli italiani all’estero non avrebbero nemmemo il diritto ad appartenere allo Stato Italiano, secondo i Leghisti.Il diritto al voto e’ sanncito a tutti gli italiani, non ha niente a che vedere con le tasse: il cittadino pensionato non le paghe (non contribuisce nel modo normale), continua a votare, il cittadino disoccupato idem (non contribuisce nel modo normale), continua a votare. PERCHE’ NON DOVREBBE IL CITTADINO ALL’ESTERO? Abbattuto questo concetto tanto amato dai Leghisti, passo ai doveri inderogabili di solidarieta’ ecomonica e sociale di tanti milioni ci cittadini italiani residenti nel mondo. Vorrei rifarmi ad un’affermazione fatta dal nostro Membro del Comitato Internazionale Associativo dal Giappone Gionanni Monte:

“Gli italiani residenti in Italia e in tutto il Mondo devono avere “uguali doveri e uguali diritti”. Una cosa pero` dobbiamo anche ben chiarire (per chiarezza e correttezza). Il P.I.E. si pone come obiettivo la “Parita` dei Diritti” fra Italiani in Patria e gli Italiani all'Estero; ma si pone anche come obiettivo la “Parita` dei Doveri”, altrimenti gli Italiani in Patria ci vedranno come dei “furbetti” e non ci daranno certo il loro consenso.”

Per doveri di solidarieta’ mi riferisco: (1) Abbiamo contribuito al Boom Economico degli anni sessanta e settanta. Le nostre rimesse hanno permesso lo sviluppo economico anche negli anni successivi, fino ai giorni odierni. Contribuiamo al piu’ del 7% del PIL nazionale. Siano i soli ambasciatori del Made In Italy nel Mondo Vi sembra poco? Vado avanti! (2) Se questa Legislatura, non investe a favore di tanti milioni d’italici sparsi per il mondo, nel campo dell’informazione, nella Cultura e nel Made in Italy assisteremo presto, ad un successivo degrado dello Stato Italiano. Investire all’estero non potra’che beneficiare il Bel Paese!

Viva l’Italia una e di tutti

Membro del Conitato Internazionale Associativo per il PIE

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