di Ezio Bonsignore
I commenti della maggior parte dei mass media italiani, commenti che peraltro ritengo riflettano abbastanza fedelmente l’atteggiamento dell’ opinione pubblica, a proposito di quella che viene eufemisticamente descritta come la “crisi di Gaza” sembrano essere focalizzati sopratutto sul tentativo di distinguere tra “buoni” e “cattivi”, e decidere chi abbia “ragione” e chi “torto”, chi abbia o non abbia il diritto di fare cosa…….Mentre al tempo dell’invasione del Libano l’opinione publica italiana e mondiale era quanto meno perplessa circa i motivi e le modalità delll’azione israeliana, oggi le uniche critiche veramente dure provengono dagli ambienti dell’estrema sinistra o dai neo-nazisti. Si sono addirittura rispolverate le storielle del “povero piccolo popolo democratico minacciato da centinaia di milioni di Arabi fanatici”, e si sono accettate senza fiatare le affermazioni israeliane secondo cui le operazioni militari sono indirizzate esclusivamente contro i “terroristi” di Hamas e i civili ci vanno di mezzo solo perchè Hamas li usa come “scudi umani”. Si ripete all’infinito il mantra di “Hamas che ha rotto la tregua”, evitando accuratamente di interrogarsi sui perchè di questa azione, e su cosa sia esattamente successo durante la tregua. E gli stessi che solo pochi mesi fa accusavano la Russia di una risposta “sproporzionata” in Ossetia, hanno all’improvviso riscoperto i principi base dell’arte della guerra, e osservano che per vincere presto e bene, bisogna appunto mettere in atto una schiacciante superiorità sul nemico. ….
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