PROGETTO P.I.E. : LA “ LOTTA “ CONTINUA

“ Al mondo se non ci fossero i progetti, le visioni, le utopie passioni e lotte continue per la ricerca delle verita’, a cosa servirebbe vivere”?

A distanza di quasi tre mesi vorrei ancora una volta rifarmi alle parole dell’ amico Salvatore Viglia: “ Un partito che prima non esisteva e che oggi esiste senza i vincoli della logica esistente. Né Forza Italia, né Popolo della Libertà, né Alleanza Nazionale, né Partito Democratico, né Italia dei Valori, insomma né Nessuno di quelli che esistono e che hanno sfiancato la pazienza e la sopportazione di tutti gli italiani. Questa constatazione semplice ed elementare sarà bollata semplicisticamente come antipolitica da chi neanche conosce il significato dell’antipolitica” E no caro Salvatore questo Partito all’ Estero c’e’ sempre stato: nell’ animo di tanti cittadini italiani onesti e coerenti. L’ iniziativa fu lanciata non a caso il giorno 12 ottobre, data che ci riporta alla scoperta di un nuovo Mondo. Tre giorni dopo in un mio intervento ( il primo ) fu da me ribattezzata come, una iniziativa rivoluzionaria: “E’ la prima volta che qualcuno propone un partito che integri le due culture, quella italiana a quella oltre i confini. Da soli e con le ripartizioni estere, e qui’ gia’ la parola lascia a desiderare, ripartizione come segregazione, ghettizzazione, non andremo da nessuna parte cari cittadini italiani della terra “. A prescindere se il Progetto PIE si volgera’ a un buon fine, resta la realta’ e la presa si coscienza nell'immaginario collettivo di alcuni uomini di buona volonta’ sparsi ai 4 angoli della Terra di un nuovo pensiero politico di ristrutturazione del mondo associazionistico italiano all’ estero. L’ iniziativa e’ idifferente agli occhi e alle coscienze degli eletti all’ estero, a dimostrazione che qusti ultimi arrivati nel mondo politico italiano non sono poi diversi da quella che da molti e’ stata definita la Casta. Noi del Comitato Internazionale Associativo per il progetto PIE, siamo professionisti, intellettuali, uomini comuni, personaggi rammaricati e disanorati della politica amorale e pressappochista decennale. Dicevo al di la dei risultati futuri siamo e saremo i pionieri di un'altra Italia, quella all’ estero, quella non contaminata, pura e linda. Per non apparire troppo ripetitivo faccio un breve riepilogo del nostro pensiero:

(1 ) Pari dignita’ scociali ( 2 ) Piu’ voce in capitolo (3) Rispetto dei diritti e doveri Costituzionali [ A coloro che hanno creduto e credono ancora che gli italiani all’ estero siano venuti meno ai doveri di solidarieta’ verso la Madre Patria vorrei ricordare che noi e solo noi siamo gli ambasciatori del Made in Italy nel mondo se l’ export rientra ancora nei parametri lo Stato Italiano dovrebbe ringraziarci e non ignorarci come ha fatto per decenni] (4) Diritto di voto a tutte le elezioni (5) Diritto all’ informazione, di ritorno sia dall’ estero che dall’ Italia ivi incluso la Cultura e la Scuola (6) In ultimo vorrei abbattere un mito che si e’ venuto a creare intorno a noi: “l’assistenzialismo “. La stragrante maggioranza dei cittadini italiani ( un buon 90% o su di li all’ estero) sono well integrati nel paese ospitante. L’ assistennzialimo i famosi “papponi “ dell’ amico Feltri e’ stato solo un mito inventato dai Cgie, Comites, Stampa, gran parte di Enti e Patronati e in ultimo dagli eletti all’ estero , per giustificare la propria esistenza e sopravvivenza, il tutto all’ insegna degli sprechi. Lo Stato Italiano per decenni e’ venuto solo meno ad assistere adeguatamente il cittadino italiano nel mondo con difficolta’ economiche.

Viva l’Italia una e di tutti

Membro del Comitato Internazionale Associativo per PIE

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