Una catastrofe preannunciata

Sondaggi: proiezione negativa per le europee

L’annientamento di una sinistra priva di tessuto morale che non ha credibilità politica
di Davide Giacalone

I sondaggi commissionati dall’editoria di sinistra (Repubblica) segnalano l’imminente catastrofe delle elezioni europee. Il Pdl guadagnerebbe qualche cosa, rispetto alle politiche, il Pd perderebbe un altro 5,2%, la sinistra estrema sarebbe al palo, mentre l’unico che festeggia è Di Pietro, che cresce del 3,4 e giunge al 7,8%. Le intenzioni di voto, che vanno prese con le pinze e non tengono conto degli umori nella prossima primavera, non danno l’esatta misura del sinistro dissolvimento, che ha caratteristiche peggiori.

L’annientamento della sinistra estrema è il frutto dell’inconcludenza salottiera di questi comunisti-snob, ma anche del lavoro condotto da Veltroni. Quest’ultimo ha assicurato che non nasceranno più governi tenuti assieme, come con Prodi e D’Alema, dalla sola avversità a Berlusconi. E’ un giusto indirizzo, che comporta la perdita del valore dei voti alla sinistra antagonista. Il guaio di Veltroni è che ha smesso di dipendere da Bertinotti per cominciare a dipendere da Di Pietro, posto che il primo è raffinato e di sinistra, il secondo zotico e di destra. L’elettorato che interpreta il giustizialismo quale arma contro il berlusconismo, pertanto, va giustamente a votare il proprio paladino, con il risultato che la sinistra perde voti.

E se lo merita. Perché quando leggiamo che Violante ritiene esagerato il potere dei magistrati, lui che ci ha marciato fin qui, non si sa se rispondergli o suggerirgli un riparo dalla vergogna. Quando vediamo Domenici, sindaco di Firenze, che s’incatena fuori dalla sede di Repubblica e dell’Espresso, lamentando il fioccare d’inchieste giornalistiche che adombrano comportamenti criminali, salvo non riuscire ad avere ragione di quelle che lui ritiene diffamazioni, perché la giustizia è latitante, sarei tentato di manifestargli tutta la solidarietà, se non fosse che questa gente ha la colpa di avere usato quegli stessi strumenti, quegli stessi fogli, per applicare il giustizialismo agli altri. Una colpa che cade sullo stesso Domenici, cresciuto a sinistra senza aver manifestato lo schifo per quel linguaggio e quei metodi.

La sinistra, allora, perde e perderà perché non ha credibilità politica ed è priva di tessuto morale. Non che altrove abbondino, ma è a sinistra che il grande vuoto è stato occultato dalla grande bugia. (Terza Repubblica)

Pubblicato su Libero di mercoledì 10 dicembre

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