Nel corso dei decenni abbiamo assistito impotenti ad un susseguirsi di politiche pressappochiste, le quali hanno generato l’ ingorvernalita’ dello Stato di Diritto. L’ obbietivo primario e basilare del Partito Italiani all’ Estero e’ quello di ridare al Paese civilta’ e democrazia. La particocrazia in cui i piu’ piccoli hanno dettato leggi. L’ ultimo esempio di questo continuo scempio democratico ne e’ la Lega Nord per L’indipendenza della Padania. Come gia’ enfatizzato da Salvatore Viglia nel suo ultimo editoriale chi governa il Paese attuale non e’ la maggioranza di governo ma la Lega. Tutta colpa di una legge elettorale ancora imperfetta, che darebbe autonomia al PdL alla Camera e lascerebbe il Senato in mano ai Leghisti e senza di loro il PdL non esisterebbe. Detto cio’ credo che il P.I.E. dovrebbe fare la differenza. In che modo ? Presentando delle alternative costruttive alle tante tematiche che ancora affliggono il nostro Paese.
(1) voto all’ estero : il voto per corrispondenza a tutte le elezioni.
(2) La Casta e Corruzione: un codice morale che parte dal basso e va verso l’ alto. Il cittadino prima di tutto, il Partito nasce da persone incontaminate dalle politiche pressappochiste. La politica del fare ! Integrazione per un Italia Una e di Tutti, basata sui diritti costituzionali spesso dimenticati dai parlamentari. L’ istituzione delle circoscrizioni estero hanno incrementato di piu’ la decennale differenza da chi vive in Italia e coloro che vivono all’ estero.
(3) La nostra alternativa per quel che riguarda l’ estero: abolizione dei CGIE e la ristrutturazione radicale dei Comites, organi questi che se messi in grado di funzionale, potrebbero riaprire la strada verso l’ integrazione di alcuni milioni di cittadini italiani sparsi nel mondo con il Paese natio, con la Madre Patria. E’ imperativo la loro spoliticizzazione. Se questi organi creati con l’ intento di tutelarci, hanno fallito, e’ perche’ si sono lasciati irretire dalla partitocrazia e dalla cosidetta Casta. Parimenti e’ avvenuto con i 18 eletti all’ estero, incapaci di proporre alternative costruttive a difesa dei cittadini italiani all’ estero. Personalmente sarei favorevole in un futuro non troppo lontano a cambiarli da Comites a C.T.C.I..M ( comitati per la tutela dei cittadini nel mondo ) istituendo in primis in tutto il mondo dei comitati ombra a mo’ di monitoraggio. Presentero’ un ennesima petizione di comune necessita’ al parlamento italiano in cui chiedero’ una riforma che vada in questa direzione.
Ecco questo e' solo un saggio di quel che stiamo discutendo all’ interno dei comitati promotori internazionali:
Alterntive al Porcellum, al Federalismo Fiscale, al degrado, sopratutto al nostro dimenticato Sud; a proposito di quest’ ultimo le colpe principali vanno addebitate ai parlamemtari del Sud . i quali hanno anteposto nel corso dei decenni i propri interessi a quelli del cittadino sovrano.
Ma una cosa non va dimenticata, occorre una opposizione costruttiva basata sulle alternative. E’ facile costituire un nuovo Partito il difficile e’ porre delle alternative reali e fattibile. Cosa che non e’ riuscita ai tanti Partiti e Partitini, che hanno “calpestato” e “inquinato” la Politica Italiana. negli ultimi decenni. Vorrei in ultimo appellarmi a coloro che hanno gia’ aderito al PIE: il Partito lo dobbiamo fare noi, con il proselitismo. La nostra primaria fonte di informazione e’ ( purtroppo ahime’ ) il passa parola e la rete. Non siamo tutti figli di Cavallieri o si un Dio maggiore. Io sono uno come voi, provengo dal “popolino” ho sposato l’iniziativa ma e’ opportuno che siate voi ( noi tutti) a convingere sopratutto i giovani che un Partito che integri La Madre Patria e L’altra Itala e’ un'occasione da non perdere. Questa e’ la parola chiave.
Viva l’ Italia una e di tutti