Verso una "spaccatura" costruttiva

Due anime per un nuovo bipolarismo italiano
Governo Berlusconi IV: il “Nuovo Centro-Sinistra italiano”

di Luca Bagatin

Il PDL vola, mentre il PD accumula brutte figure pur stando all”opposizione. Il caso Villari appare emblematico: il Senatore in questione, eletto per dispetto, oggi se lo ritrovano saldamente ancorato alla poltrona di Presidente della Commissione di Vigilanza Rai. E fa benissimo, visto che è stato democraticamente eletto ! Ma questi “democratici” qui pretenderebbero che ora si dimettesse per lasciare il posto a Zavoli. Ma se volevano Zavoli che lo avessero eletto prima ! Chi pensano di prendere in giro se non sé stessi ? E poi ci spieghino un po” a che cosa serve la Vigilanza del “carrozzone” Rai-Tv, che da anni attende solo di essere giustamente privatizzato con il sano beneplacito del contribuente sovrano, oggi raggirato dai soliti lottizzatori partitocratici. Poi c”è la questione del Vice-capogruppo del PD al Senato – Latorre – che passa in diretta tv un “pizzino” al suo oppositore Bocchino del PDL per mettere in difficoltà il dipietrista Donadi (alleato del PD !). Che classe! Che aplomb! E nemmeno il coraggio di spiegare agli elettori il significato del suo gesto pressoché dichiaratamente “inciucista”.

Proseguendo con le gaffes in casa “democratica” potremo discutere sulla strumentalizzazione che il PD ha fatto del caso della scuola “Darwin” di Rivoli, il cui controsoffitto – secondo i cattocom – sarebbe crollato a causa dei tagli introdotti dal decreto Gelmini che secondo loro taglierebbe i fondi anche per la manutenzione delle scuole ! Inaudito ! Pretestuoso ! Vergognoso ! Mai la sinistra di matrice cattocomunista in Italia era giunta sino ad affermazioni di tale grave irresponsabilità. Mentre i tagli della Gelmini sono – diversamente – dei veri e propri tagli agli sprechi che la sinistra cattocom non ha mai pensato di fare, continuando ad aumentare non solo la spesa pubblica improduttiva, ma financo le imposte.

Stendiamo invece un velo pietoso sulle “democratiche” elezioni dei Giovani “Democratici” e sulle giuste proteste ed osservazioni della radicale Giulia Innocenzi (alla quale, tuttavia, continuiamo a rimproverare bonariamente il fatto che ella si collochi ancora in quel partito ed area politica conservatrice). Il PDL ed il Governo Berlusconi IV, diversamente, volano, dicevamo appunto ! Volano così in alto da aver garantito la nascita del primo vero Governo di Nuovo Centro-Sinistra degli ultimi quindici anni. Eh sì, non trattasi di una provocazione, bensì di un dato di fatto.

Con l”abolizione dell”Ici sulla prima casa (già proposta da Rifondazione Comunista, ma mai attuata dai governi Prodi-D”Alema-Amato), la detassazione degli straordinari, la lotta ai fannulloni, il decreto Gelmini contro le baronie universitarie e gli sprechi nella scuola pubblica ed oggi con il decreto anti-cisi che prevede: l”intoduzione della Social Card per i pensionati meno abbienti (con bonus equi ed in proporzione al reddito ed al numero di componenti il nucleo famigliare); l”introduzione di nuovi ammortizzatori sociali anche per i co.co.pro., nonché il blocco delle tariffe di luce e gas ed agevolazioni nel pagamento dei mutui; il Governo Berlusconi IV è certamente un Esecutivo liberalsocialista sotto il profilo economico-sociale (ha al suo interno – peraltro – un numero di ministri e parlamentari dichiaramentente e storicamente liberalsocialisti e laici davvero impressionante).

Vogiamo continuare? Ma certo. Per le imprese il decreto prevede la deducibilità dall”Ires della quota Irap del 10% riferita al costo del lavoro ed al costo del danaro; l”abbattimento di tre punti dell”acconto Irpef ed Ires; lo sblocco di sei miliardi di rimborsi dei crediti d”imposta, nonché il pagamento dell”Iva al momento dell”effettivo incasso della fattura e non al momento della sua emissione (per le imprese con un fatturato sino ai 200 mila euro annui).

Con questi risultati – francamente – intristisce vedere Berlusconi che fa appello al PD per l”unità. Che il PD continui ad andare per la sua strada conservatrice come hanno sempre fatto prima il PCI e poi la sinistra DC ed i loro sodali. Chi scrive si augura che alle prossime elezioni il PD sia ridimensionato al 15 o 20 % massimo dei consensi. Cosa – peraltro – non così improbabile. Il Centrodestra (ma siamo poi così sicuri che – dati i risultati sociali e liberali – questo governo possa definirsi di destra ?), invece, merita un rafforzamento che certo otterrà sin dalle prossime elezioni europee della primavera del 2009. Personalmente auspico che tale rafforzamento possa essere capitalizzato mediante una “spaccatura” del PDL e del Centrodestra stesso: una “spaccatura” purtuttavia costruttiva.

Nascita quindi di due anime: una liberalsocialista-liberaldemocratica (un tempo si sarebbe detto “Lib-Lab”) guidata da Brunetta, Tremonti, Sacconi, Francesco Nucara, Antonio Martino, Bendetto Della Vedova e tutti coloro i quali si riconoscono nella liberaldemocrazia europea e nel liberalsocialismo; l”altra di centrodestra classico e moderato guidata da Gianfranco Fini, Maurizio Lupi e tutti coloro i quali si riconoscono nel popolarismo e nel conservatorismo europeo. Due anime – dunque – capaci di ridisegnare il nuovo bipolarismo italiano. Due anime unite nei momenti di crisi come quello che stiamo vivendo, ma pronte a contrapporsi nei periodi di espansione e di “vacche grasse” specie per quanto riguarda i temi etici e sui diritti civili verso i quali i conservatori ed i popolari italiani non sono mai stati sensibili. Da una parte i Liberali e dall”altra i Conservatori, quindi. Dell”anima conservatrice e popolare, peraltro, potrebbe far parte anche a pieno titolo l”UDC, erede della DC degasperiana. Arrivati a questo punto, forse se non certamente, si riuscirebbe finalmente a scalzare la Lega Nord ed a liberarsi di questo partito socialburocratico e statalista che difende ancora l”esistenza delle Province, delle comunità montane e dei piccoli Comuni e che continua ad insultare l”Italia e la sua Storia di emancipazione. Concludendo vorrei dare un consiglio al Cavalier Berlusconi: resista sin che può. Aiuti i suoi alleati ad evolversi e laicizzarsi sempre di più ed a costruire un nuovo bipolarismo italiano senza influenze cattocom. Non faccia appelli al mantenimento degli stili di vita spreconi tipici dell””italiano medio: predichi una sana austerità perché le risorse economiche sono sempre poche. E soprattutto si ricordi di Ugo La Malfa: abolisca le Province quale ente politico e faccia guadagnare così all”erario e quindi alla collettività ben sedici miliardi all”anno. La forza politica non le manca. Non ci deluda Presidente!

www.lucabagatin.ilcannocchiale.it

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