P.I.E.: a distanza di 60 anni i diritti costituzionali e umani, hanno ancora valore etico ?

Nel 48 nascevano: la nostra Costituzione e la Carta dei Diritti Umani. Ambedue trattano i principi fondamentali della societa’ in cui si vive . Non voglio qui elencare i trenta articoli della Carta dei Diritti Umani emanata dall'ONU . Vorrei invece soffermarmi sull’ articolo secondo della nostra Costituzione che piu’ enfatizza questi sacrosanti diritti dell’ uomo. [ La Repubblica Italiana riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’ uomo sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalita’]

Badiamo bene che si parla dei diritti dell’ uomo e non dei cittadini e per Repubblica si intente l’ insieme degli organi e dei pubblici poteri appartenenti sia allo Stato che a Regioni Province e Comuni. Secondo lo stesso articolo [ si richiede l’ adempimento dei doveri inderogabili di solidarieta’, politica, economica e sociale ] L’ adempimento di tali doveri avrebbe dovuto trasmormare l’ individuo spesso spinto dall’ egoismo ad essere uno con tutti per il mantenimento dello Stato Sociale.

In base a questo articolo la Repubblica riconosce a tutti ivi inclusi gli immigrati diritti e formazione sociale basato su l’ adempimento dei doveri inderogabili di solidarieta’ di ogni cittadino/residente in altre parole l’ individuo, l’ uomo. Per decenni si e’parlato o sparlato su questi doveri del cittadino italiano all’ estero: “ non pagano le tasse” quindi non dovrebbero votare. Niente di piu’ errato gli italiani all’ estero con le loro rimesse hanno adempiuto ampiamente a questo dovere. Non l’ hanno fatto invece gli evasori fiscali che a mio avviso, non esiterei a classificarli dei veri e propri “criminali sociali”. Non l’ hanno fatto i politici corrotti e clintelisti. Non l’ ha fatto chi avendone le facolta’ ecomomiche ha pensato solo alle proprie tasche. E non l’ho sta facendo chi con delle leggi disciminatorie vorrebbe segregare una fetta della realta’ sociale del Paese. Ecco perche’ sta nascendo il P.I.E. un partito innovatore e unico al mondo che nel suo futuro statuto comprendera’ ( l’ articolo ) : “ La Costuituzione anticipa qualsiasi determinazione e su quella si fonda la base giuridico-sociale del partito. Da essa prende spunto e ad essa si rimanda in previsione dei provvedimenti e delle decisioni che si prenderanno”.

Viva l’Italia una e di tutti

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