I due anni di MRS e l’anno zero della sinistra e del capitalismo

MRS compie 2 anni. Nacque infatti il 9 dicembre 2006 per invitare la sinistra italiana ad unirsi e a rinnovarsi radicalmente,
nel segno del binomio giustizia e libertà.

Senza immaginare, allora, che l’obiettivo di ricostruire l’area socialista e radicale dalle fondamenta
(e dalle macerie del vecchio edificio da “ristrutturare”) si sarebbe rivelato così profetico e… letterale.
Il palazzo ormai obsoleto della vecchia sinistra – priva di una efficace bussola ideale, scissa tra sterili cristallizzazioni ideologiche
ed un opportunismo pratico senza prospettive, ed oltretutto incapace di autocritica
– è infatti clamorosamente franato alle ultime elezioni, e dal ground zero determinato da questa catastrofe
politica bisogna adesso ricominciare tutto daccapo, all’insegna della radicalità delle idee e della coerenza tra teoria e prassi.
Un compito tremendo, è vero, ma anche eccezionalmente stimolante per chi, già in tempi non sospetti, aveva indicato
l’inadeguatezza del personale politico esistente a sinistra e dei suoi progetti d’azione, rispetto alla nobiltà degli ideali
e dei traguardi perseguiti dai padri storici del pensiero socialista e libertario.

Il paradosso è che mentre la sinistra viene estromessa dal parlamento italiano,
e giudicata con troppa fretta storicamente superata, crollano a livello mondiale i santuari del capitalismo
ed i pilastri di quel neoliberismo selvaggio che aveva spadroneggiato per un quarto di secolo.

In queste nuove condizioni storiche e politiche, nel pieno dell’emergenza di una crisi finanziaria
che si sta abbattendo pesantemente sull’economia reale, trascinando nel gorgo della povertà milioni
di famiglie anche nei paesi “ricchi”, il nostro paese è destinato a pagare un sovrappiù dato
dalla insulsaggine della sua casta politica ed in particolare di quella governativa, un’accozzaglia di postfascisti,
di ex liberisti ipocritamente pentiti, di amici delle mafie e del malaffare,
di cavernicoli leghisti assertori di un “federalismo” ormai privo di senso e del tutto avulso dalle dinamiche globali.

Questa masnada di “modernizzatori” d’accatto si ritrova compatta solo nella difesa del potere,
nell’arrogante protervia nei confronti dell’opposizione parlamentare e sociale, nel tentativo di dividere i sindacati (isolando la Cgil)
e criminalizzare il dissenso, nell’attacco ai beni e settori pubblici a cominciare dalla scuola,
fatta oggetto di un attacco frontale senza precedenti.

Il Movimento RadicalSocialista saluta l’onda di protesta degli studenti
(il cui massiccio riversarsi in piazza, in modo del tutto autonomo rispetto alle varie fazioni partitiche,
insegna che una democrazia sostanziale si raggiunge molto spesso nella pratica del conflitto con il potere costituito,
indipendentemente dal segno politico del governo in carica)
come il fatto nuovo che rappresenta uno dei pochi elementi di speranza in questa situazione così fosca e deprimente,
intrisa di un pesante clima di razzismo, xenofobia, intolleranza e rigurgiti di squadrismo neofascista;
chiama alla mobilitazione tutti i cittadini danneggiati nelle loro condizioni di vita e di lavoro dal tracollo delle “illusioni”
alimentate dal neoliberismo; sollecita immediate misure di risarcimento sociale e di redistribuzione del reddito
a favore dei ceti più deboli e più colpiti dalla crisi (nulla a che vedere con la scandalosa elemosina di 40 euro
al mese rappresentata dalla “social card” governativa e destinata a poche famiglie, proprio mentre nei paesi socialmente più evoluti
– e persino negli Stati Uniti d’America – si discute di quante centinaia di euro destinare al possibile reddito individuale di cittadinanza);
invita a riattivare la lotta per i diritti civili, per la salvaguardia dell’ambiente e dei beni comuni a cominciare dall’acqua
e la difesa della scuola pubblica, della sanità e della previdenza. Ed ha lanciato la campagna per i “nuovi stili di vita”
come esempio concreto e fattivo di una (R)evoluzione che parta dal basso, qui e adesso, per incarnare
nei fatti il possibile ed auspicabile cambiamento di cui c’è bisogno; anche rivedendo
il tipico “keynesismo” della socialdemocrazia classica (aumentare i consumi per aumentare il PIL)
in favore di una lungimirante politica di “austerità” e “decrescita” più adeguata all’attuale emergenza in fatto
di inquinamento globale e di esaurimento delle attuali fonti energetiche.

Il Movimento RadicalSocialista saluta con grande speranza la vittoria di Barack Obama negli USA,
ed il suo imminente insediamento alla Casa Bianca, auspicando che il colosso statunitense cominci a dirottare
almeno in parte la sua potenza e le sue risorse verso la causa della pace, della collaborazione tra i popoli,
del trasferimento di fondi verso la risoluzione degli enormi problemi planetari legati alla fame e al sottosviluppo,
nonché a quelli relativi ai cambiamenti climatici ed alla rivoluzione energetica verso fonti pulite e rinnovabili,
anche nella prospettiva di una decisa riduzione degli sprechi e di una drastica “cura dimagrante”
per i paesi ultrasviluppati a beneficio dello sviluppo ecologicamente sostenibile del “sud” del mondo.

In Italia, la sinistra non può rinascere se non sulla critica reale e pratica del “capitalesimo”
(non è un refuso) nostrano, per una liberazione sia del “mercato” che del settore pubblico
dalla cappa di mafie politico-affaristiche che hanno messo in ginocchio il Paese. MRS,
senza pregiudiziali partitiche o ideologiche, favorisce e sostiene ogni tentativo di unità della sinistra,
e di collaborazione tra tutte le forze che si oppongono al governo delle destre, pur non mancando
di denunciare tutti i limiti dell’inadeguata opposizione “di sua maestà” praticata dal PD veltroniano.

E mentre rileviamo la preoccupante carenza di critica sociale e anticapitalistica,
siamo anche solidali con le forze che dentro e fuori dalle aule parlamentari denunciano c
on nomi e cognomi la pericolosità democratica del regime berlusconiano, con il suo piano vandalico
e sostanzialmente eversivo di restaurazione politica, sociale e culturale, a cominciare dall’attacco
a quel valore fondante della Repubblica democratica che è l’antifascismo, e con esso la gloriosa Resistenza partigiana.

MRS invita insomma all’unità e alla riscossa tutte le forze socialiste e radicali della sinistra italiana,
e intende mettere a loro disposizione, quanto prima, un grande impegno di elaborazione
e discussione teorica che culminerà nel Documento Programmatico, una sorta di programma ideale della sinistra del ventunesimo secolo,
in Italia e non solo. Imperniato sulla compresenza dei più importanti diritti
(e ci piace ricordarlo alla vigilia del 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo,
approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948)
per ciascuno dei quali si sono battute – e troppo spesso divise tra loro – le diverse correnti storiche della sinistra:
e cioè sull’unità organica
del diritto sociale all’equità,
del diritto democratico all’uguaglianza,
del diritto civile alla differenza,
del diritto naturale alla vita e alla salute.

Ma fondato anche, secondo l’ammonimento del professor Maurizio Viroli –
continuatore della grande lezione morale del liberalsocialista Norberto Bobbio –
su un ritrovato senso del dovere e della responsabilità sociale, virtù civiche di cui gli italiani avrebbero un grande bisogno.

L’ambizione ed anche l’esempio di questo impegno,
già cominciato due anni fa attraverso questo sito e forum, hanno attirato le simpatie di tanti esponenti della cultura
e della politica che si sono avvicinati al Movimento RadicalSocialista o hanno manifestato interesse , stima, curiosità
e attenzione nei confronti del nostro Movimento, come
Franca Rame e Dario Fo,
Mario Capanna,
Rina Gagliardi,
Katia Bellillo,
Carlo Vulpio,
Franco “Bifo” Berardi
e tanti altri ancora.
E trecento iscritti al sito, tremila discussioni aperte ed oltre trentamila post,
al ritmo di 40 al giorno con punte superiori ai 100 interventi nell’arco della giornata,
testimoniano la grandezza dell’avventura cominciata il 9 dicembre 2006 e che continua con entusiasmo e passione politica e morale.

da: www.radicalsocialismo.it

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