DOPPIO LINGUAGGIO ITALICO

Da quanto ho potuto sperimentare viaggiando, gli Italiani sembrano essere gli unici europei ad usare il « doppio linguaggio » come routine nella vita sociale. Dire una cosa ad X, un’ altra a Y, farne poi una diversa (quando nessuno ti vede). Non sorprende, in un Paese che ha innalzato il furbismo a colonna portante della vita sociale.

Ma se guardiamo bene, questo uso continuo del doppio linguaggio ha avuto qualche spiacevole conseguenza. Siamo forse il popolo europeo meno realista. Forse per via del doppio linguaggio, che provoca ingorghi nella bocca o nel cervello, concepiti per un solo linguaggio. Cosa voglio dire ? Io credo che l’ abitudine, molto diffusa recentemente, di raccontare non cio’ che si pensa, ma cio’ che conviene in quel momento, ha determinato una reazione. Tutti gli Italiani, o quasi, sono scettici; nessuno crede più a cio’ che sente. Non si approfondisce più. Che poi calza molto bene con un’ altra novità: l’ abitudine, anch’ essa diffusa, alla superficialità, alla vita presa alla giornata.

Essere supeficiali, non approfondire, lasciare correre. Sarà cio’ la causa delle frequenti emergenze ? o l’ effetto delle stesse ? Se fosse l’uno e l’ altro insieme, sarebbe il circolo chiuso.

Il manco di realismo in Italia, un europeo lo vede tutti i giorni. Si dice comunemente che siamo in Democrazia. Non si fa tanto caso che la costituzione e le leggi sono solo una raccomandazione. Lungi dall’ essere applicate nello stesso modo per tutti, tutti i giorni.

Abbiamo innalzato a sport nazionale l’ inghippo l'imbroglio, la patacca, la truffa, la mancanza di parola. Sopratutto nella classe politica. Il calcio resta lo sport preferito, ma in definitiva anche questi altri sports sono diffusi assai. Nel primo caso si prende a calci il pallone, nel secondo si prende a calci negli stinchi i concittadini e la democrazia. Le conseguenze nella vita sociale si vedono tutti i giorni. Inventiamo talvolta in parlamento delle belle riforme, con squilli di tromba. Ma esse poi, nella vita sociale, si mostrano inapplicabili. Per manco di realismo.

Se confrontassimo il codice italiano con quello francese, ci accorgeremmo forse che il nostro é poco chiaro. Forse perché qualche legislatore vuole la doppia interpretazione ? I pasticci legali ne sono la conseguenza inevitabile. Non si curano, parlamentari e giudici, di proporre semplificazioni per renderlo gestibile….

Siamo buoni a fare dei bellissimi dibattiti sul liberalismo, i diritti dei cittadini nel villaggio globale, l’ autogoverno, etc.. Belle teorie, ideologiche. Ma che la vita sociale italica sia uno schifo, che troppi cittadini siano defraudati, non se ne accorge nessuno. Realismo italico ? Io penso, da stupido ma pratico, che il realismo non puo’ coesistere col doppio linguaggio. Essendo stati i Romani dei gran realisti, suppongo cha essi non usassero il doppio inguaggio. Chiedo conferma agli storici.

In compenso, nessuno ci supera nel calcio, nella stupidità degli spettacoli TV. Divertimenti … per dimenticare le ambascie dovute all’ uso del doppio linguaggio nella vita sociale.

Quattro sono i Dittatori con imperio sulla vita sociale di molte regioni: Confusione, Irresponsabilità, Rassegnazione, Allegra gestione.

Antonio Greco
ANGREMA@wanadoo.fr
(disponibile per presentare le cause del guai italici)

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