La misura adottata dalla Procura di Caltanissetta non che è essere vivamente apprezzata perché fa capire agli imprenditori che il loro contributo deve essere completo e trasparente». Lo ha dichiarato il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione Antimafia, che ha aggiunto: «L’associazionismo antiracket non può che uscire rafforzato da questo evento. Rimane, infatti, l’unico strumento efficace per combattere la mafia che strangola l’economia dei territori e il lavoro che ha portato sinora avanti è indiscutibilmente senza precedenti».
L'imprenditore Stefano Italiano presidente della Cooperativa Agroverde di Gela era diventato dal 2005 un simbolo dell'antimafia. Aveva avuto il coraggio di denunciare i suoi estortori e per questo da allora viveva sotto scorta. Ma l'imprenditore è stato iscritto nel registro degli indagati dai pm della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta nell'ambito di una indagine condotta dal centro operativo. Il Gip del tribunale di Caltanissetta ha inoltre ordinato il sequestro dell'azienda, eseguito stamane dalla Dia.
Secondo gli inquirenti l'imprenditore al momento della denuncia degli estortori non avrebbe raccontato tutta la verità, «limitandosi a riferire soltanto degli episodi estorsivi, tacendo le collusioni pregresse con le cosche mafiose».
