Prima Conferenza dei giovani italiani a Roma

Grazie alle decisioni autocratiche del Coordinatore della Germania mancano due giovani di questo Paese
Si è aperta oggi, venerdì 5 dicembre, alle 10:20, con il saluto del suo segretario generale Elio Carozza l’assemblea plenaria del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero.
La relazione di governo preparata dal sen. Alfredo Mantica, Sottosegretario all’estero con Delega per gli italiani nel mondo, è stata letta dal Direttore DGIEPM, Min. Plenipotenziario Carla Zuppetti.
I consiglieri sono stati informati che i ragazzi che hanno confermato la loro partecipazione alla prima Conferenza dei giovani italiani e di origini italiane provenienti dall’estero saranno solo 413 al posto dei 424 preventivamente stabiliti.
In questo frangente, il CTIM-Press ha appurato presso il segretariato organizzatore della Conferenza che i delegati dalla Germania-Austria saranno solamente 57, i due giovani “austriaci” compresi.
Visto e considerato che in calce alla lista dei nominativi ufficiali mandati all’ufficio organizzatore della Conferenza vi erano indicati ben sei sostituti, che erano disposti a partire, che erano in pratica già con le valigie pronte, perché questi giovani non sono stati consultati, perché nessuno li ha avvisati, nessuno li ha contattati per telefono?
Grazie alle informazioni ricevute, abbiamo pure appreso che la decisione di congelare la delegazione dalla Germania a 55 giovani è stata presa autocraticamente dall’organizzatore dello stesso paese con l’appoggio della Segreteria esecutiva.
Mancheranno quindi due rappresentanti di un Paese di forte emigrazione come la Germania; a due di questi volonterosi è stata negata la possibilità di dare il loro contributo ad grande assise che vuole rinnovare il rapporto delle due Italie e fare sistema nel futuro.
Quindi, chi in questi giorni sta criticando per le scelte adottate, perché non protesta presso il Segretario esecutivo del CGIE e il “coordinatore” della Germania, che sin dall’inizio ha avuto un potere decisionale smisurato, conferitogli proprio dal Comitato di Presidenza?
Il CTIM ha sempre battagliato per la trasparenza, contro il clientelismo e il nepotismo. Tant’è vero che nostro è stato l’intervento, già fin dal novembre 2007, affinché nessun figlio, o figlia dei membri Comites e CGIE fosse tra i partecipanti della Conferenza. In merito, vi è anche una lettera inviata sia ai consoli che ai presidenti dei Comites di tutta la Germania.
Inoltre, il consigliere Oreste Motta ha sempre avversato chi ha deciso per la Germania delle norme diverse da quelle generali, battendosi soprattutto nell’Intercomites, affinché il criterio dei 35 anni decretato dal CGIE come età massima, venisse rispettato e non abbassato a 30, com’è avvenuto qui. Gli fu risposto che l’Intercomites era “autonomo” e che “democraticamente” poteva decidere contro i criteri stabiliti dal CGIE.
CTIM-PRESS

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy