“Ritengo sia opportuno e doveroso procedere con la soppressione della pesante e farraginosa impalcatura amministrativa rappresentata dalle Province, nei riguardi dell’opinione pubblica dalla quale più volte si sono levate voci di condanna nei confronti di questa, talvolta, inutile e complessa istituzione, e al fine di liberare risorse e fondi che in questa non semplice congiuntura economica e sociale potrebbero alleviare la situazione del Paese”. Lo afferma in una nota, l’On. Aldo Di Biagio, deputato del PdL, eletto nella Ripartizione Europa, in merito alla querelle che sta prendendo forma in queste ultime ore tra i diversi esponenti della maggioranza e dell’opposizione.
“Le mie osservazioni non intendono contrastare l’essenza e gli obbiettivi tracciati dalle disposizioni sul federalismo fiscale – ha sottolineato l’On. Di Biagio – che rappresentano un grosso risultato della maggioranza di Governo e della Lega, che si è strutturata come un importante interlocutore politico e come un rilevante partito dalle importanti e innovative idee. Su questo punto bisogna soffermarsi, è importante valorizzare i tratti che caratterizzano il federalismo fiscale, poiché alcuni di questi aspetti rappresentano uno strumento fiscale in grado di colmare i gap del Paese ed ottimizzarne le risorse, e proprio in questa cornice che tocca ri-orientare le stesse dinamiche relative all’organizzazione amministrativa dell’Italia”.
“Bisogna, a questo punto farsi portatori reali di questa riforma – ha concluso il deputato del PdL – che si sostanzi in un intervento concreto in sede legislativa, sul quale auspico supporto bipartisan, al fine di sollecitare non soltanto uno snellimento della struttura amministrativa italiana ma anche e soprattutto una forte razionalizzazione ed ottimizzazione delle risorse che non vadano ancora dirottate su percorsi poco produttivi e poco fattivi per lo sviluppo del Paese. L’attuale Governo, che si è presentato agli italiani, come foriero di riforme e di sostanziali cambiamenti, non può e non deve perdere il treno di questa riforma, per far capire agli elettori ed ai cittadini tutti, che ci siamo ed abbiamo la voglia e le energie per farlo attivamente”.