“Occorre mettere in campo ogni sforzo per raggiungere un’ampia partecipazione in tutto il mondo alle manifestazioni unitarie che si terranno il 10 dicembre prossimo, organizzate dai sindacati italiani all’estero.”
E’ quanto ha affermato Eugenio Marino, del Coordinamernto nazionale del PD all’estero negli incontri del 28 e 29 novembre scorso a San Paolo e Buenos Aires.
“Moltissime adesioni – prosegue l’esponente del PD – sono gia’ state annunciate in queste iniziative in Brasile e Argentina per la consegna simbolica della lettera unitaria dei sindacati ai consoli nella giornata di mobilitazione del prossimo 10 dicembre”.
“Dobbiamo essere presenti e assicurare la nostra partecipazione civile – continua Marino – al fianco di quelle forze che in Italia e all’estero si battono contro una legge Finanziaria, iniqua e penalizzante per i lavoratori, gli studenti, i ricercatori, i pensionati e le persone che più avrebbero bisogno del sostegno della collettività”.
“I nostri connazionale all’estero – ha aggiunto Marino nel corso delle due iniziative di San Paolo e Buenos Aires – chiedono il rispetto della dignità dei cittadini che non può non passare per il riconoscimento dei diritti alla salute, all’istruzione, alla cultura, alle realtà associative”.
“Sono soddisfatto – aggiunge inoltre il dirigente del PD – della buona partecipazione a queste due iniziative pubbliche, poiche’ ero accompagnato anche dall’on. Fabio Porta, da rappresentanti del CGIE quali il Presidente della Commissione Stato-Regioni-Province autonome-CGIE, Mario Castellengo, da molti giovani e italiani fortemente impegnati presso le nostre collettività.”
“Ho continuato a registrare anche molta attenzione e speranza – conclude Marino – nei confronti del PD e la volontà di proseguire quell’impegno che molti connazionali in Brasile e in Argentina hanno profuso in questi anni.”
“Colgo anche l’occasione per ringraziare il Presidente Assocamerestero Pollastri, già senatore nella XV Legislatura, per aver sottolineato l’azione coraggiosa e positiva svolta durante il Governo Prodi dai parlamentari eletti all’estero dell’allora maggioranza nei confronti delle politiche per gli italiani all’estero, al contrario di quanto invece non riescano a fare i parlamentari eletti all’estero del Popolo delle liberta’che contribuiscono invece a demolire il legame con comunita’ all’estero che non interessa a questo Governo”.
