Lo Stato rapina i soldi destinati agli emotrasfusi e se li tiene

A causa della trasfusione con sangue infetto oltre 6000 persone in Italia hanno contratto malattie gravissime (Aids, epatiti, ecc.), sovente mortali.

Molti di essi o i loro eredi hanno avviato cause nei confronti dello Stato Italiano, responsabile di aver omesso i necessari controlli per garantire la assoluta purezza delle sacche di sangue utilizzate nelle strutture ospedaliere. E’ inoltre definitivamente accertato che in alcuni casi la criminalità organizzata, non senza coperture probabilmente “politiche”, ha consapevolmente rivenduto sacche dichiarate infette, ricavando centinaia di milioni di euro sulle spalle degli ammalati. In occasione dell’ultima finanziaria del governo Prodi (Legge 244/2007) sono stato tra i parlamentari che ha proposto ed appoggiato lo stanziamento delle somme a favore dei danneggiati da sangue infetto. La copertura era stata trovata nell’aumento delle tasse sul tabacco. Lo Stato Italiano ha realmente incassato i 330 milioni di euro previsti ma pare non intenda impegnarli entro il 31 dicembre 2008. Se così fosse le somme non impegnate potrebbero essere cancellate dal bilancio dello Stato, con gravissime conseguenze per le oltre 6000 famiglie, che hanno sin qui sopportato sofferenze indicibili insieme ai loro famigliari direttamente danneggiati. La prossima settimana presenterò una interpellanza urgente ai Ministri della Salute e dell’Economia per chieder conto di un simile inaccettabile comportamento, simile a quello di un rapinatore e per di più aggravato dalla debolezza dei soggetti derubati.

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