Laura Garavini e don Marcello Cozzi :“La mafia si può sconfiggere con l´impegno di tutti"

L´illegalità cresce là dove esistono indifferenza, mancanza di partecipazione, disinteresse. Proprio il contrario di quanto hanno espresso i circa cento studenti italo-tedeschi della scuola europea Albert-Einstein di Berlino, riuniti nell´aula magna dell´istituto per una lezione di antimafia tenuta da don Marcello Cozzi, prete impegnato in prima linea contro la mafia e da Laura Garavini, membro della commissione antimafia italiana. “Dove c´è pizza c´è mafia? No!”, ha detto don Cozzi agli studenti, “lo stereotipo apparso in modo provocatorio su un giornale tedesco qualche mese fa va sfatato: dove ci sono soldi e potere c´è mafia.”

“Quella dei grandi boss, delle stragi, dei traffici di droga e di armi”, ha spiegato don Cozzi dialogando con la platea degli studenti, molto partecipi ed interessati, “è solo una faccia della mafia. Ora le sue principali attività sono gestite da uomini apparentemente insospettabili con la cravatta e la ventiquattrore che giocano in Borsa ed influenzano l´economia mondiale. La mafia si è adattata prima di tutti alla globalizzazione e fa affari senza confini su scala mondiale. I traffici illeciti sono entrati nella finanza e nella politica ed in passato Falcone e Borsellino sono stati assassinati proprio perché stavano svelando sul nascere questo sviluppo della criminalità organizzata.”

“La mafia”, conclude don Cozzi, “si sconfigge con la cultura e con l´etica, se tutti ci impegniamo perché questi due valori diventino la base della nostra vita non ci sarà più spazio per l´illegalità.”

“Le scelte individuali sono importanti”, sottolinea la Garavini, “e per effettuarle è necessario farsi guidare dall´etica.” Le varie iniziative collegate alla manifestazione “VIVA!”, che proseguiranno fino al 30 novembre, vogliono mettere in luce proprio esempi di attività etiche come quelle di Libera terra, l´associazione che riunisce le cooperative che producono biologicamente vino, legumi, paste e altro su terreni confiscati alla mafia.” Una parte della manifestazione”, prosegue la Garavini, ”consiste nella promozione dei prodotti di Libera terra proprio per dare un segno di solidarietà e sostegno verso chi sta già lavorando in modo concreto per riportare l´etica alla base delle scelte quotidiane e sta quindi cercando di creare un mondo dominato dalla legalità, un mondo senza mafia.”

Al termine dell´incontro nel cortile della scuola è stato piantato “l´albero della legalità”. “Un gesto simbolico”, dichiarano la Garavini e don Cozzi, “per solidarizzare con tutti coloro i quali, soprattutto in Italia, lottano ogni giorno contro la criminalità organizzata. Come un albero per crescere va curato, concimato, annaffiato, anche la legalità va coltivata ogni giorno con il contributo di ciascuno”.

Berlino

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