Il segnale orario di Giuliano Ferrara e la Rai Tv

Era a Rai Educational con “Il Grillo”, 22 ottobre 1998, che Giovanni Cesareinsegnante di Teoria e tecniche della comunicazione di massa al Politecnico di Milano, poneva agli studenti del Liceo Scientifico E. Vittorini di Milano la domanda: “E’ tutta colpa della TV ?”. E approfondì, Cesareo:”Oltre all’uso politico di cui possono diventare oggetto, i Media costituiscono anche un problema di mercato. A questo proposito vi vorrei far ascoltare l’opinione di un giornalista italiano particolarmente provocatorio: Giuliano Ferrara.
FERRARA: Il punto di partenza dei mass media è la società, perchè essi sono una nostra creazione. Il cosiddetto ” quinto potere” , infatti, non è caduto dal cielo, ma è stato creato sulla terra ed è stato concepito dagli uomini. Essendo nati in una determinata società, i mass media non possono far altro che rifletterla. Nonostante questo, essi tendono a governarci, a darci modelli di consumo e dei modelli di vita e, qualche volta, a irreggimentarci dal punto di vista dei valori e delle idee politiche. Ciò avviene perchè i media acquisiscono il potere di ” moltiplicare” il linguaggio attraverso la comunicazione. I mezzi di comunicazione di massa – come anche la lingua e la stampa nell’Inghilterra del Settecento – devono infatti avere una loro motivazione e una loro giustificazione essenzialmente commerciali. Se non sono liberi, se non acquisiscono un rapporto imprenditoriale con i loro prodotti, si trasformano in TV di Stato o – peggio – in giornali di partito, diventando dei mezzi illiberali. I politici sono costretti ad instaurare una relazione strumentale con la realtà perchè devono perseguire determinati fini. Com’è ovvio, ciò deve avvenire nel modo più trasparente possibile, tentando di conformare i mezzi ai fini che si vogliono perseguire. Proprio per tali motivi mi sembra naturale che un politico usi la televisione . . .CESAREO: Avete qualche obiezione a ciò che sostiene Ferrara?”.
Con questo titolo, “E adesso Rai Tre vuole richiamare anche Ferrara”, il 27 dicembre 1998 il Corriere della Sera, ci informava che: “Francesco Pinto, direttore di Raitre, è molto soddisfatto dell’ accordo con Deaglio: “Per ora ci siamo fidanzati, io mi vorrei sposare”. Pinto ha in progetto di utilizzare Deaglio oltre “Ragazzi del 99″ coinvolgendolo su altri programmi.”Quello che vogliamo fare è la rete delle “grandi firme”, una rete con un 10 % “pesante”, nel senso che entra nel dibattito, nel ragionamento culturale, sia osservatorio del mutamento sociale del nostro Paese. Vogliamo raccogliere la pluralità dei punti di vista che sono nel territorio”. Pinto preannuncia come prossimi gli arrivi di “grandi firme”, non fa nomi ma conferma l’ interesse della rete per Giuliano Ferrara. Di Piero Chiambretti dice soltanto che è già al lavoro. A grandi linee si sa che riempirà “gli spazi vuoti” tra un programma e l’ altro”.
E Ferrara on line l’abbiamo avuto con “Edizioni delle ore 14:20, delle 19:00 e delle 22:30 del Tg3 RAI con le Ultime Notizie riguardanti fatti di cronaca, politica, sport”.
Ma non è solo la “comunista” RaiTre a volerlo, rimane a memoria quanto scritto da Gennaro Carotenuto il 14 febbraio 2008: ” Una signora chiama il programma di Radio1 RAI Zapping, condotto da Aldo Forbice (un mito, una leggenda): “buonasera, sono scandalizzata e vorrei parlare delle cose che ha detto Giuliano Ferrara nel programma televisivo l’Infedele“. E Aldo Forbice arrabbiatissimo: “no signora, noi non parliamo dei programmi di altri” e le sbatte il telefono in faccia. PS Il sottotitolo della trasmissione Zapping è: alla radio l’informazione in TV e non solo”.
Il 3 febbraio del 1999, con un’operazione di restlyng, innovazione diciamo, a cui anche Giuliano Ferrara contribuì, Rai Tre, tramite Chiambretti, comico presentatore ex Portalettere, “scomoda vip di ogni categoria per tenere il tempo. Daranno l’ informazione oraria: alle 15, alle 19 e alle 0.30 (gli ultimi due in testa al Tg3). Ci disse che era “un modo per avvicinare la gente alla rete, l’ intervento di questi personaggi è stato pensato per umanizzare il segnale orario, perfetto, preciso, collegato con il Politecnico di Torino, ma privo di passione”
Vero è che “il 16 giugno 2008 si sono svolti a Sankt Moritz, popolare località di villeggiatura dell’Engadina, nel Canton Grigioni in Svizzera, la presentazione dei palinsesti televisivi autunnali di quest’ anno per le reti generaliste Rai: Rai Uno, Rai Due e Rai Tre. Negli scorsi giorni erano circolati alcuni rumor, poi confermati, sulla conduzione del programma Affari Tuoi: sono infatti stati contattati dalla Endemol, per essere provinati, Luca Giurato, Piero Chiambretti e Max Giusti. Luca Giurato in una breve intervista al settimanale TV Sorrisi e Canzoni ha commentato così:«Quando mi hanno telefonato ho pensato a uno scherzo, inveceera tutto vero. […] Questa chiamata mi ha dato un’ emozione speciale, sia perché “Affari Tuoi” è una corazzata, sia perché è stato il primo provino della mia vita. […] ».
A noi le emozioni speciali ce le danno questi “ragionamenti culturali”, questi “pesi”speciali ?
Si arriva a fine marzo 2008, “In ½ ora” su Rai Tre, quando la giornalista Lucia Annunziata intervistò Giuliano Ferrara, fondatore del movimento pro-life trasversale e pluralistico, che annunciò ufficiosamente durante la trasmissione , la sua candidatura a ministro della Sanità.
Oggi 14 novembre, Ferrara autoironizzando sul suo plof elettorale , continua a dire la sua Opinione, perchè se “Le donne non hanno paura di Ferrara” neanche Ferrara ha paura delle donne.
E di markette in markette, Giuliano Ferrara , ce lo siamo ri-trovato in casa, Rai, quella che con Tre Reti Televisive ha delegato a La7 , la diretta del popolo contro la guerra e delle donne, autodeterminate e contro la violenza, come quella che ci viene propinata da un piccolo-grande schermo, come certi uomini la rappresentano e gli è consentito farsi rappresentare.
E’ lui, sempre, l’ospite d’onore, “il mito del giornalismo italiano”, (come lo definì l’ex partner Barbara Palombelli oggi sostituita da Lilli Gruber incantevole donna con il piede in tre staffe, preceduta dalla rifondatrice Ritanna Armeni, ) come al Festival Internazionale del Giornalismo, la cui prima manifestazione nel panorama nazionale era dedicata interamente al mondo dell’informazione che si tenne dal 21 al 25 marzo 2007.
Mala tempora currunt, anche per noi ascoltatrici-ascoltatori, concludevo così una lettera scritta a Prima Pagina, quella del Forum e sondaggi chiusi dall’inizio estate, quando facevo presente quanto segue: “Che io non sia intervenuta nella trasmissione del 15 febbraio (2008), pur testimone della manifestazione romana (24 novembre 2008), non è un dramma. E’ un dramma che in mezz’ora e più, sia stato dato spazio all’ intervento di una signora che ha letto comunicati e articoli di autori anche stranieri contro l’aborto e pro life sua, senza essere interrotta dal signor Foa, per 5 minuti. E’ seguito l’intervento di un medico donna pediatra che ha detto la sua sui «bambini» malati . Il signor Ferrara, come ha letto Foa, parla di assassinio culturale, Lui, il signore che per finanziamenti per la sua lista dice : “parto con un mio assegno di 250 mila euro la cui foto verrà pubblicata, così come la foto dei miei testicoli”. Ognuno si pubblicizza come può e con la faccia che ha”.
Mentre pggi scrivevo, ho ascoltato Giuliano Ferrara, direttore del “Foglio”, che conduce dal lunedì al venerdì dalle 10.15 alle 10.45 Faccia a Faccia… solo fino al 14 novembre, cioè oggi : ha dialogato con Edmondo Berselli, editorialista dell’Espresso e di Repubblica, scrittore e direttore della rivista Il Mulino, la storica e giornalista Lucetta Scaraffia, il direttore di “Repubblica” Ezio Mauro…
Il tempo corre, anche se tutto sembra fermo e la Settimana del Difensore degli Embrioni Buoni Grossi e Intelligenti (cito l’amica Veronica Tussi) è finita, certo non la passione di Giuliano Ferrara, come la nostra… per ridurci ancora a scrivere di Lui, dell’Informazione pubblica, oggi con uno straordinario Garante.
Ma si, crediamoci alla Rai che educa e che ripete l’antica domanda “Avete qualche obiezione a ciò che sostiene Ferrara?”. Se ce l’avete una risposta, tenetevela per voi o almeno non ditegliela alla Rai, non vi ascolta e tantomeno vi dà la parola, care studentesse e studenti, donne e uomini, ascoltatrici o ascoltatori, utenti tutti di questa Informazione per i “Fatti Loro”.

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