UN IMPEGNO DEL GOVERNO CONTRO I VIAGGI DELLA VERGOGNA

ECPAT plaude l'iniziativa del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega al Turismo, on. Michela Vittoria Brambilla, che questa mattina ha rinnovato l'impegno del Governo contro “i viaggi della vergogna”. Il messaggio, ribadito all'inaugurazione della Segreteria del Comitato Mondiale per l'Etica del Turismo, è chiaro: se l'etica del turismo deve essere difesa il governo italiano ha scelto che il primo impegno debba essere la protezione dei bambini. Martedì l'on. Brambilla ha lanciato la campagna “E se fosse tuo figlio?”

Oggi il turismo sessuale con bambini è diventato un problema globale. Il crescere del turismo di massa e dei voli a basso costo, rendono alla portata di tutti un viaggio verso mete esotiche e lontane dal proprio paese. Internet facilita la conoscenza delle nuove mete e la condivisione di materiale pedopornografico. La situazione economica del “cliente” e quella del minore posto in vendita aumenta la disparità tra il cosiddetto nord da tutti i “sud” del mondo. Si aggiunga, a tutto ciò, una specifica sui nostri connazionali, turisti del sesso con bambini. Negli ultimi anni hanno scalato pesantemente i primi posti di questa terribile “classifica”. Se prima in alcuni Paesi eravamo fra le prime 4-5 nazionalità, oggi siamo i più presenti in luoghi come il Kenya e il Brasile.

ECPAT renderà nota questa iniziativa al Terzo Congresso Mondiale che dal 25 al 28 novembre si terrà a Rio de Janeiro. Il Congresso sarà organizzato da ECPAT International, Unicief, Governo Brasiliano e Ong per la difesa dei bambini. Sono previste 3000 persone provenienti da tutto il mondo, oltre 130 rappresentanti dei Governi.

ECPAT è una rete internazionale di organizzazioni, presente in oltre 70 paesi, impegnata nella lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini a fini commerciali: turismo sessuale a danno di minori; prostituzione minorile; tratta e traffico di minori a fini di sfruttamento sessuale; pedopornografia.

ECPAT-Italia è nata nel 1994 per combattere il turismo sessuale e far approvare la legge 269/98, che punisce gli italiani che commettono abusi sessuali su minori anche all'estero.

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