Passerà presto, non so se già oggi al Senato, anche questo pezzetto del Pacchetto per la nostra Sicurezza: le agenzie di money transfer non potranno più accettare soldi dagli immigrati irregolari per inviarli ai loro familiari all’estero. Dovranno chiedere agli extracomunitari i permessi di soggiorno e informare le questure. E’ giusto delare e non belare. Ricordando Miriam Makeba, Roberto Saviano ha scritto: ” Miriam Makeba è morta in Africa. Non l’Africa geografica ma quella trasportata qui dalla sua gente, che si è mescolata a questa terra a cui pochi mesi fa ha insegnato la rabbia della dignità. E, spero pure, la rabbia della fratellanza”.(http://snipurl.com/5c4ku) Il 5 novembre mentre si belava di Obama, che se po fa anche a Casa nostra, è entrato in vigore il decreto legislativo 3 ottobre 2008, n.160, chiarito dal Ministero dell’Interno che modifica le regole per il ricongiungimento dei cittadini stranieri immigrati. Quì di seguito, andando indietro, non troppo lontano lontano nel tempo come cantava nel 1966 Luigi Tenco, riporto un po’ di cifre e di numeri, ancora è consentito e No comment ( che anche lo facessi sarebbe uguale…)
Ispirazione del titolo di questo testo è l’avvenuto evento a Palazzo Brugiotti, sede della Fondazione CARIVIT a Viterbo, dove due rappresentanti dell’Associazione Terra Etrusca, Maria Cristina Orzi e Simona Moricone, hanno presentato il Progetto ‘NO-COMMENT’, con il supporto di due figure di rilievo a carattere nazionale, Salvatore Regoli in rappresentanza della Fondazione EXODUS di Don Mazzi e lo speaker di RDS Filippo Firli: “Attualità, cronaca e spettacolo saranno i temi portanti dell’iniziativa, che avrà inizio giovedì 13 novembre presso il convento dei carmelitani scalzi di Viterbo, dove, nello scenario di un’aula di tribunale, giovani e personaggi noti accenderanno il dibattito sui temi proposti: “Un luogo dove i ragazzi possono ascoltare e farsi ascoltare”. Era il 1999 quando era partito il progetto “Mondobrillante”, dell’Associazione Juppiter, sede a Capranica, sotto l’egida Exodus onlus, che coinvolgeva gli extracomunitari residenti nei comuni della Tuscia, i cui obiettivi del progetto erano: la promozione culturale e l’integrazione sociale degli stranieri. E i progetti vanno avanti anche al Senato, dove oggi 11 novembre si è discusso del provvedimento che adotta misure per agevolare l’erogazione alle Regioni delle risorse finanziarie finora sospese per il mancato adempimento dei piani di rientro dai disavanzi sanitari, che stanzia 260 milioni di euro per consentire ai Comuni di coprire per il 2008 il mancato introito derivante dall’abolizione dell’ICI, sottraendoli al Fondo per le aree sottoutilizzate, che accellera i piani di ridimensionamento della rete scolastica, che stanzia risorse a favore dei Comuni di Roma e Catania…Vi invito a continuare la lettura, anche se le forze in campo invitano a ben altra Del-Azione…
Anche i cittadini Ue non lavoratori dovranno dimostrare una maggiore disponibilità economica per ottenere il diritto di soggiorno in Italia. Pertanto, a partire dal 5 novembre, per i cittadini dell’Ue (non lavoratori) che chiederanno l’iscrizione anagrafica per se stessi e per i loro familiari le risorse economiche sufficienti al soggiorno sono determinate come segue:
– il solo dichiarante deve disporre di una somma pari all’importo annuo dell’assegno sociale (€ 5.142,67 per l’anno 2008);
– per ogni familiare va aggiunta la metà dell’importo annuo dell’assegno sociale (€ 2.571,33);
– per il dichiarante con due o più figli a carico di età inferiore a 14 anni si calcola il doppio dell’importo annuo della pensione sociale (€ 10.285,34).
Nel calcolo sono computate le eventuali risorse economiche dei familiari conviventi con il richiedente.
Esempi:
1) dichiarante + 1 familiare di età superiore ai 14 anni = 5.142,67 + 2.571,33 = 7.714,00;
2) dichiarante + 1 figlio di età inferiore ai 14 anni = 5.142,67 + 2.571,33 = 7.714,00;
3) dichiarante + 2 o più figli di età inferiore ai 14 anni = 5.142,67 x 2 = 10.285,34;
4) dichiarante + 2 o più figli di età inferiore ai 14 anni + 1 familiare di età superiore ai 14 anni + = 5.142,67 + 5.142,67 + 2.571,33 = 12.856,67.
Andiamo avanti, Azione Giovani Canosa, informava che: “ci dovranno essere 4.640 nuovi posti per i clandestini nei centri
d’accoglienza. Per una somma complessiva di 233 milioni di euro. Il costo medio giornaliero per ogni ospite è di 55 euro. Mentre il periodo di soggiorno medio passerà dagli attuali 27 giorni ai 150. Aumenta infatti il tempo massimo di detenzione a 18 mesi.I gestori telefonici o di internet autorizzati a trasferire denaro in giro per il mondo dovranno chiedere una copia del documento di identità a chi intende chiedere questo servizio. Se il richiedente è uno straniero dovrà essere consegnata anche la copia del permesso di soggiorno e segnalare alle autorità il servizio ricevuto. Chi disobbedisce potrà vedersi revocata l’autorizzazione all’ esercizio commerciale”. Già nel 2002, come da testo della seduta stenografata alla Camera nel 2002, http://new.camera.it/_dati/leg14/lavori/stenografici/sed150/s230r.htm , venne ricordato “a tutti i colleghi che sono circa 2.000 i miliardi di lire che attualmente escono dal territorio dello Stato italiano per confluire nei paesi di provenienza degli immigrati. Molti di questi 2.000 miliardi di lire sono evidentemente il frutto dell’onesto lavoro dei molti extracomunitari presenti sul territorio nazionale, ma molti di questi denari sono anche il frutto e il provento di attività illecite, che, voglio ricordare, nascono in ambiti di micro e di macrocriminalità: sfruttamento della prostituzione, spaccio di droga, rapine e quant’altro. Pertanto, l’istituzione dell’anagrafe tributaria, che mi auguro il Governo vorrà comunque adottare attraverso altre forme di criteri, è uno strumento fondamentale per poter avere il controllo di questi flussi di denaro.
Ricordo – e credo di trovare anche una certa convergenza di valutazione da parte dei colleghi ed amici dell’opposizione – che ormai sono presenti sul territorio dello Stato moltissimi centri di raccolta, quelli che si chiamano call center, che non sono semplicemente punti di incontro degli extracomunitari, ma sono veri e propri uffici di smistamento di questo denaro. Attraverso questi call center, che sono anche money transfer (ossia trasferimento di denaro), questi proventi e questi denari vengono in qualche modo trasferiti nei paesi di provenienza degli immigrati. Noi di questo denaro vogliamo avere effettiva conoscenza: sapere se provengano da attività lecita o da attività illecita. Attraverso l’istituzione dell’anagrafe tributaria, vogliamo sapere se tutti gli extracomunitari comunque presenti sul territorio dello Stato in forma regolare fanno la dichiarazione dei redditi: a me risulta che del milione e mezzo di extracomunitari regolarmente presenti sul territorio, solo un terzo di queste persone presentano la dichiarazione dei redditi. Allora, questo è un aspetto importante, perché noi non possiamo continuare a mantenere sul territorio dello Stato un numero importante di cittadini extracomunitari, senza avere la certezza che queste persone siano assoggettate agli stessi criteri di natura contributiva e, quindi, anche di natura fiscale previsti per il cittadino italiano….vogliamo avere certezza che il cittadino extracomunitario che lavora in Italia paghi le tasse come le pagano tutti i cittadini italiani. È uno strumento importante, su cui Alleanza nazionale ha svolto un ruolo importante”.