L’incuria della Regione Calabria in un settore di vitale importanza per la salute dei cittadini tutti

Componente Commissione Giustizia

Nel plaudire all’iniziativa del Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, dott. Mario Spagnuolo, per l’emanazione del provvedimento urgente di sequestro del P. O. di quella città, non posso non stigmatizzare l’incuria della Regione Calabria in un settore di vitale importanza per la salute dei cittadini tutti.
Il 21 dicembre 2007 la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha decretato lo stato di emergenza socio – economico – sanitaria nel territorio della Regione Calabria. La citata direttiva partiva dalle considerazioni sulle “condizioni di debolezza del sistema sanitario regionale, nell’ambito delle quali rivestono particolare rilievo le condizioni di inadeguatezza delle strutture sanitarie” e ravvisava “la necessità di procedere all’immediato avvio di interventi volti ad assicurare che il sistema sanitario – infrastrutturale della regione Calabria sia posto in grado di garantire e tutelare la salute pubblica e la sicurezza dei lavoratori del comparto sanitario”.
La decisione assunta questa mattina dal Procuratore Spagnuolo, certamente necessaria ed urgente alla luce delle risultanze delle indagini condotte dai Carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia, evidenzia l’incuria che la Regione Calabria ha continuato a mantenere nell’intero settore, pur se i tragici casi di malasanità che si sono verificati anche nel P. O. di Vibo, avrebbero richiesto urgenti interventi per garantire sicurezza e salubrità dovute ai cittadini.
E non posso, altresì, non ricordare sia gli allarmanti contenuti della relazione predisposta dalla specifica Commissione ministeriale, pubblicata sulla stampa regionale il 24 aprile 2008, nonché la bocciatura che, nel marzo del 2008, la Corte dei Conti regionale ha dato alla sanità calabrese, di fronte ai quali la Giunta regionale ha continuato persino a lasciare al loro posto funzionari e dirigenti del settore, privi di adeguati requisiti e titoli specifici.
Oggi siamo costretti ad assistere ai necessari provvedimenti di sequestro ed all’aumento del buco dell’intera spesa sanitaria regionale.
Come si vede, purtroppo, non era né strumentale né demagogica la richiesta di commissariamento dell’Assessorato regionale Sanità Calabria che, nel giugno del corrente anno, feci al Governo nazionale.
Trovo davvero assurdo che anche in materia di salute e sicurezza dei cittadini, la politica abdichi alla Magistratura!

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