Modena. Nasce nuovo centro di ricerca sulle staminali.
E' uno dei centri di ricerca sulle applicazioni terapeutiche delle cellule staminali epiteliali piu' avanzato del mondo. Il centro modenese di medicina rigenerativa 'Stefano Ferrari' dell'Universita' di Modena e Reggio Emilia ha aperto i battenti con l'ambizioso obiettivo di diventare un fiore all'occhiello della ricerca italiana. Interamente finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena che ha sborsato 13 milioni, e' stato inaugurato dal ministro del lavoro Maurizio Sacconi e dal presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani ed e' una nuova struttura a tre piani e da tremila metri quadrati (dei quali meta' a contaminazione controllata) costruita nel polo universitario di Modena, che impieghera' a pieno regime 50 fra ricercatori e tecnici. 'Il Centro – ha spiegato il direttore Michele De Luca – e' l'unica struttura esistente in grado di curare, attraverso la ricerca e lo sviluppo delle cellule staminali epiteliali adulte, malattie che non hanno alternative terapeutiche, sia in terapia cellulare che in terapia genica. I principali campi di applicazione riguardano la ricostruzione degli epiteli di rivestimento compromessi, come epidermide, cornee, uretra e mucosa orale e la terapia di malattie dermatologiche rare di origine genetica, come l'epidermolisi bollosa, che affligge i cosiddetti 'bambini farfalla''. La nuova struttura modenese e' intitolata al professor Stefano Ferrari, che lo ha ideato ed e' morto, nello scorso agosto, appena pochi mesi prima di vederlo ultimato. 'Ferrari – ha detto Gian Carlo Pellacani, rettore dell'ateneo modenese – tra i primi ha compreso il valore strategico e l'importanza di impegnare l'Ateneo in un progetto capace di riunire insieme esigenze della ricerca, sperimentazione, applicazione e trasferimento dei risultati, creando una sinergia efficace tra l'Universita' e il mondo delle imprese'. La sfida che aspetta adesso i ricercatori modenesi e' quella di rendere curabili patologie devastanti che fino ad oggi vengono affrontate con trattamenti medici lunghi e spesso poco efficaci. Una vera e propria nuova frontiera della medicina, su cui e' necessario continuare ad investire. E che, peraltro, ha anche un contenitore particolare e ben riconoscibile, un'architettura 'a pelle di giraffa' le cui geometrie si basano sulle formule matematiche che regolano la morfogenesi dei tessuti animali. Il centro di medicina rigenerativa di Modena ha ricevuto anche gli auguri e i complimenti del presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Un centro che, secondo il premier, contribuisce 'a sfatare uno dei miti negativi che e' diffuso nel nostro Paese, cioe' il mito di un'inarrestabile fuga di cervelli, delle intelligenze e degli scienziati. La vostra dedizione, il vostro impegno, la vostra volonta', provano che l'Italia ha le risorse intellettuali, morali e anche economiche per competere al piu' alto livello nella ricerca scientifica. Da qui viene finalmente un messaggio positivo, un esempio di eccellenza, un modello da imitare'.