Libertà  Dittatoriale

La corsa sfrenata del Centro-Destra verso l’assolutismo dittatoriale più scriteriato sembra non avere freni. Non paghi della maggioranza ottenuta in Parlamento, sembra vogliano fare terra bruciata intorno a loro, complice anche un’opposizione parlamentare priva di spina dorsale. Al resto degli Italiani, quelli esclusi, a forza, dal gioco democratico, da una legge elettorale iniqua ed anticostituzionale, non rimane che dimostrare il proprio dissenso sulle piazze, con il rischio di essere oggetto di un, sempre più, invocato ricorso alla repressione poliziesca. Leggi partorite per decreto, prive della pur minima discussione parlamentare fra le parti; stravolgimento della Costituzione e delle leggi elettorali, per garantirsi la sicurezza di azzittire ogni anelito di libera espressione da parte di quelle forze politiche contrarie a questa frantumazione della democrazia; arroganza nei confronto degli avversari e tanto altro sono gli inaspettati esiti politici con i quali dovrà confrontarsi il Popolo Italiano.
Non soddisfatti di tutto ciò, i paladini di questo fantomatico Popolo della Libertà, – di che tipo di libertà non è dato di sapere, forse la libertà di fare solamente i loro porci comodi, – intendono estendere anche all’estero le loro ‘dottrine monoteistiche’. Ad iniziare dalle prossime elezioni Europee dove intendono sbarazzarsi definitivamente di tutte quelle forze politiche, definite minori, con una legge elettorale che non ha precedenti nella storia della nostra Repubblica, come si può evincere dall’articolo che segue, pubblicato sul quotidiano Repubblica:
EUROPEE: OK COMMISSIONE CAMERA, SBARRAMENTO 5%
Roma, 19 Nov. – Sbarramento al 5% per cento e no alle preferenze. Disco verde della Commissione affari costituzionali della Camera alla riforma della legge elettorale per le europee. Testo e mandato al relatore, Peppino Calderisi (Pdl), a riferire in aula, sono stati votati soltanto dalla maggioranza, in quanto i deputati dell'opposizione hanno abbandonato da lunedì i lavori della Commissione per protesta contro la denunciata chiusura del centro-destra a ogni modifica del provvedimento. L'esame della legge in aula a Montecitorio inizierà lunedì 27 ottobre. Le elezioni europee sono già state fissate tra il 4 e il 7 giugno 2009 e ogni modifica della legge elettorale proporzionale pura e con preferenze attualmente in vigore, dovrà essere adottata con un anticipo di almeno 6 mesi dalla data del voto. Il testo definito dalla Commissione prevede una soglia di sbarramento al 5 per cento (il Pd aveva proposto il 4); liste bloccate con l'abolizione del voto di preferenza, in difesa del quale si era schierata innanzitutto l'Udc; l'aumento delle circoscrizioni elettorali da 5 a 10; l'obbligo di raccolta firme per le formazioni che non abbiano 3 eurodeputati o 10 parlamentari nazionali eletti; e una quota del 50 per cento di presenza femminile nelle liste.
Riesce difficile commentare proposte di legge come questa, sicuramente nei regimi veramente dittatoriali, le voci di dissenso avevano più libertà di espressione. Se per alcuni esponenti di questa coalizione di governo le restrizioni nei confronti degli avversari politici durante il ventennio Fascista vengono definite come “il Male Assoluto”, chissà quale nuovo termine dovranno coniare gli storici per definire questo Governo, sicuramente uno dei peggiori della nostra storia repubblicana.
Ma andiamo a vedere, ora, qual’è la situazione degli Italiani residenti all’estero. Anche qui, all'orizzonte, non si prospetta nulla di buono. Dopo averci illuso, con il diritto al voto, di essere diventati anche noi , finalmente, cittadini di seria A, ora si cercano tutti gli espedienti per rinchiuderci di nuovo nello sgabuzzino. L’attimo di notorietà che hanno vissuto gli eletti all’estero nelle elezioni politiche del 2006 si è subito dissolto, come il ghiaccio al sole, con le elezioni del 2008. Ora contiamo, veramente, meno che niente. In ambito locale, i Comites e il CGIE sono sempre stati istituzioni inutili, guidate da gente inutile. E per farli continuare nella loro inutilità c’è anche chi propone di rinviare di un anno le previste elezioni per i Comites e il CGIE che dovrebbero tenersi nei primi mesi del prossimo anno, come proposto dal valente onorevole di Alleanza Nazionale Marco Zacchera nell’articolo che segue:
RINVIO PER LE ELEZIONI COMITES – CGIE ?
La Commissione Esteri della Camera ha approvato giovedì un ordine del giorno dell'on.le Marco Zacchera – responsabile esteri di AN-PDL – che chiede al governo di valutare la possibilità di un rinvio delle elezioni dei COMITES (e di conseguenza del CGIE) ora fissati per l'inizio dell'anno prossimo. “La situazione economica è difficile, i tagli per gli italiani del mondo sono già troppo gravi – sostiene Zacchera – da consigliare di procedere prima a promuovere una revisione della legge dei COMITES e del CGIE e di votare poi l'anno successivo nel mondo, ma basandosi su di un nuovo testo di legge. I soldi risparmiati per le elezioni – chiede però Zacchera nel testo dell'odg approvato dalla maggioranza – vadano però contestualmente girati ai fondi per le comunità italiane nel mondo, già salassate dai “tagli” della finanziaria”. “Nessuno ha ancora deciso nulla – sottolinea Zacchera – ma apriamo un sereno dibattito su questa logica opportunità e – maggioranza ed opposizione – lavorino insieme per riscrivere in modo comune una legge come quella dei Comites che è in gran parte da confermare, mentre più profondi devono essere i cambiamenti al CGIE dove si deve tenere conto che nel frattempo in parlamento siedono 18 eletti all'estero.” Zacchera si è augurato un approfondito dibattito in sede del prossimo Comitato permanente per gli Italiani nel mondo che nella seduta di ieri ha tra l'altro deciso di ascoltare il segretario generale del CGIE in una prossima audizione.
Come volevasi dimostrare, con la scusa di una riforma della legge sui Comites, cercano di imporci per un altro anno personaggi insulsi ed inutili che, nella maggior parte dei casi, nulla hanno fatto per le Comunità degli Italiani all’estero, garantendogli, oltretutto, parole dell’on. Zacchera, anche il supporto finanziario di quei soldi risparmiati per aver rimandato le elezioni. Soldi che verrebbero sperperati in maniera impropria, come già avvenuto finora; allora se veramente dobbiamo buttarli al vento, questi soldi, impieghiamoli per rinnovare i vari consigli di Comites e CGIE rispettando le naturali scadenze elettorali. Sicuramente ci ritroveremo con altrettanti personaggi inutili, speriamo, perlomeno, che abbiano delle facce un pochino più simpatiche di quelle attuali.
In conclusione, al costo anche di stringere alleanze tattiche con schieramenti politici opposti (Machiavelli diceva che il fine giustifica i mezzi), impediamo che, le derive massonico-dittatoriali di questa maggioranza governativa, arrivino a toglierci quello che è il bene più prezioso: la LIBERTA’.

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