“La sinistra, a nostro modo di vedere, strumentalizza e basta”
Nel mondo degli italiani all'estero si continua a parlare di tagli: tagli alla cultura italiana nel mondo, alla diffusione della nostra lingua, all'editoria…
Beh, certo, non fa piacere: tuttavia, lo ripetiamo, noi crediamo che alcuni tagli con la congiuntura sfavorevole che si trascina da mesi – se non da anni – siano diventati necessari. Del resto, non possiamo essere tutti dei Pallaro, e chiedere all'Italia quattrini e basta. Bisogna certamente stabilire delle priorità sulle quali non si può scendere a compromessi. Il governo scelga dove spendere in base ad una lista di priorità, e tagli sprechi e carrozzoni. Per esempio: presto sarà pronto quello che è stato chiamato il “consolato digitale”. Attraverso internet, i connazionali residenti oltre confine potranno svolgere le loro pratiche consolari direttamente da casa, evitando di fare code lunghissime e – per qualcuno – viaggi estenuanti per un documento al consolato. Il consolato digitale ci farà quindi risparmiare tutti. E questo è solo un esempio….
Il consigliere del Cgie Ugo Di Martino, che fa anche parte del Comitato di Presidenza del Consiglio per quanto riguarda l'America Latina, scrive: “Nella relazione di governo presentata al C.d.P di settembre, il sottosegretario Mantica auspica che possano essere individuate risorse per compensare, anche se parzialmente, i fondi disponibili per l’assistenza e per i corsi di lingua e cultura italiana, e si impegna personalmente ad operare in quella direzione. C’é dunque da augurarsi che qualcosa in piú si possa ottenere”. Insomma, i responsabili del governo che si occupano di italiani all'estero stanno portando avanti la loro battaglia.
La sinistra, a nostro modo di vedere, strumentalizza più che altro: ce li ricordiamo tutti, del resto, i forti tagli a Rai International durante il precedente governo, quello di Romano Prodi. Piero Badaloni, direttore del canale internazionale della televisione pubblica italiana, disse allora: “Anche con poco, si può fare molto”. Allora, il centrodestra si fece sentire con forza, e strumentalizzò a sua volta. E' il gioco delle parti, che in politica è qualcosa all'ordine del giorno.
E che dire dei tagli alla rete consolare italiana nel mondo, portati avanti sempre dal governo di Mortadella? Allora, Danieli, la chiamava “razionalizzazione”. Adesso che lo fa Frattini, viene attaccato da tutte le parti: in qualche caso anche da deputati eletti all'estero del PdL che, poverini, si lasciano ingannare dalle voci “scandalizzate” dei sinistroidi.
Tuttavia un interrogativo ci resta in testa: com'è che se una cosa la fa la sinistra va bene, e se invece la fa Silvio Berlusconi è sempre tutto sbagliato?
Gabriele Polizzi – Italia chiama Italia
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