Il prestito a Catania e' un premio al clientelismo e agli sprechi. Il comune di Catania e' un buco nero, ha debiti per un miliardo di euro, pari quasi a quelli di Alitalia. Una voragine dovuta ad uno scandaloso saccheggio delle risorse pubbliche.
In questa situazione devastata, al posto di attivare le procedure previste dal Testo Unico per gli Enti Locali, il Cipe ha erogato un prestito di 140 milioni di euro a fondo perduto. Abbiamo presentato un ordine del giorno per impegnare il governo affinche' il prestito diventi rimborsabile in tempi brevi e per attivare, d'intesa con la Regione, le procedure previste per gli enti locali in stato di dissesto.
La Corte dei Conti ha denunciato piu' volte le gravi responsabilita' degli amministratori e dell'ex sindaco Scapagnini, al centro anche di indagini della magistratura, ed ha rivelato un quadro di clientelismo disastroso: un dipendente comunale ogni 72 abitanti. E' intollerabile che una situazione del genere sia sostenuta dal centrodestra con ulteriore sperpero di denaro pubblico.
Con questo prestito si premia il comune piu' sprecone d'Italia e si incentiva il clientelismo. E' l'antitesi dei principi del federalismo che a parole tutti dicono di voler realizzare.