"Aiutiamo gli italiani all’estero ad ottenere la doppia cittadinanza"

Interrogazione parlamentare di Laura Garavini e degli altri deputati PD eletti all´estero

Aiutare gli italiani in Europa ad avere la doppia cittadinanza eliminando gli ostacoli che finora impediscono di ottenere la cittadinanza nel paese di residenza senza perdere quella italiana. È questo l’obiettivo dell’initiativa dell’on. Laura Garavini (PD) che insieme ai deputati Bucchino, Farina, Fedi, Narducci e Porta chiede al Governo, in un’interrogazione parlamentare, cosa intenda fare per superare la Convenzione di Strasburgo del 1963 e se non ritenga necessario sostenere gli italiani all’estero ad avere la doppia cittadinanza attraverso accordi bilaterali.

“Per tanti italiani in Europa la Convenzione di Strasburgo costituisce il principale ostacolo per ottenere la doppia cittadinanza. Rimuoviamo finalmente questo ostacolo, come hanno giá provveduto a fare altri paesi europei”, dice la Garavini. La Convenzione del 1963 impone che all’acquisto di un’altra cittadinanza in Europa si perda necessariamente la propria nazionalità d’origine. Per consentire agli italiani all’estero di avere la doppia cittadinanza la deputata PD propone che l’Italia segua l’esempio della Germania, della Svezia e del Belgio e denunci la Convenzione che ormai appartiene ad altri tempi.

“Ci sono tanti italiani, in Europa ma non solo, che vorrebbero aquisire la cittadinanza nel loro paese di residenza per avere anche lì i pieni diritti sociali e politici. Ma d’altro lato loro non vogliono rinunciare alla cittadinanza italiana – e li capisco benissimo”, spiega la deputata PD. Secondo la Garavini “abbiamo il dovere di aiutare i nostri connazionali all’estero ad uscire da questo dilemma. L’Italia deve consentire agli italiani residenti all’estero di ottenere la cittadinanza del loro paese di residenza ed uscire così da una situazione di cittadini di serie B, senza che vengano costretti a rinunciare alla loro cittadinanza italiana”.

Il Governo Prodi, sostiene la Garavini, aveva indicato la strada giusta per arrivare alla doppia cittadinanza per gli italiani all’estero. “Il Governo di centro-sinistra aveva giá avviato le procedure di denuncia della Convenzione di Strasburgo nel corso della passata legislatura. Questo impegno va ripreso e portato a conclusione”, chiede la deputata. Nel frattempo, propone la Garavini, l’Italia si deve impegnare a stipulare degli accordi bilaterali con i Paesi europei che da parte loro hanno già denunciato la Convenzione. L’esempio può essere l’accordo bilaterale che esiste con lo stato tedesco. Gli italiani residenti in Germania dal 2003 hanno la possibilità di ottenere la cittadinanza tedesca senza essere costretti a rinunciare al loro passaporto italiano.

L’argomento della doppia cittadinanza, dice la Garavini, è attualmente molto sentito in tanti paesi europei, in modo particolare in Belgio, dove soprattutto il Pd di Bruxelles si è molto impegnato in proposito. Nell’aprile del 2008 il Governo belga ha permesso ai suoi connazionali residenti in un altro stato membro dell’Unione europea di ottenere la cittadinanza del paese ospitante senza perdere il loro status di belgi. Ciò è stato possibile perchè un anno e mezzo fa il Belgio ha deciso di denunciare la Convenzione di Strasburgo. Gli italiani in Belgio si sono subito illusi di potere acquisire anche loro senza problemi la cittadinanza belga senza dover rinunciare a quella italiana. Il loro desiderio si è però subito rivelato vano. Il Belgio considera la Convenzione “non più applicabile” solo per i suoi cittadini, non per gli europei che risiedono sul suo territorio.

Per aiutare gli italiani Roma si deve muovere, sostiene la deputata PD: “Gli italiani residenti in Belgio, e con loro tutti gli altri connazionali in Europa, sperano che anche il Governo italiano denunci la Convenzione di Strasburgo e nel frattempo si muova per stipulare accordi bilaterali che consentano subito agli italiani di godere della doppia cittadinanza nel loro paese di residenza”

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