L’On. Fabio Porta e’ intervenuto alla Camera nel dibattito sulla ratifica, da parte del Parlamento Italiano, del Protocollo di Ginevra che introduce un nuovo simbolo accanto a quelli gia’ esistenti.
“Il Protocollo – ha detto nel suo intervento l’On. Porta – riconosce un emblema aggiuntivo che rappresentera’, al pari della Croce Rossa e della Mezza Luna Rossa, il relativo Movimento Internazionale; l’adozione di questo nuovo “simbolo” (un riquadro rosso poggiato su una punta, denominato “cristallo rosso”) e’ il frutto di una lunga discussione nata dall’esigenza di creare un simbolo universalmente accettato e riconosciuto ma al tempo stesso non riconducibile a nessun altro simbolo religioso o politico, differentemente da quanto accade o e’ accaduto per i due simboli piu’ noti”
“Il “cristallo rosso” – ha chiarito il deputato del PD – non sostituira’ comunque la Croce Rossa o la Mezza Luna Rossa; rappresentera’ semplicemente una ulteriore opzione, da utilizzare soprattutto nelle situazioni di conflitto armato, ossia in funzione prevalentemente “protettiva”; funzione distinta da quella “indicativa”, ossia dall’uso in iniziative ed eventi pubblici e in tempo di pace, nel corso delle quali ciascuna organizzazione continuera’ ad usare i simboli tradizionalmente conosciuti”.
“Nella storia dell’umanita’, ed in particolare in quella delle organizzazioni politiche nazionali e internazionali, i simboli hanno sempre rappresentato qualcosa di piu’ di semplici contrassegni identificativi; non occorre andare lontano e basti pensare, per noi italiani, alla forza evocativa e rappresentativa della bandiera europea, oggi simbolo di pace e di unita’ di azione – anche se tra nazioni diverse – in tutto il mondo”
“Il simbolo della Croce Rossa Internazionale, che tutti abbiamo imparato a conoscere e a rispettare, e’ senza dubbio uno dei simboli piu’ noti a livello mondiale; un emblema universalmente rispettato che incarna uno dei sentimenti piu’ alti dell’umanita’: il mutuo soccorso e la tutela della dignita’ della persona, anche se ferita e indebolita. Questo simbolo e’ uno dei pochi a godere di una specifica tutela da parte del diritto internazionale ed e’ per questo motivo che il nostro Parlamento e’ chiamato oggi ad occuparsene formalmente”.
“Purtroppo – ha aggiunto l’On. Porta – questo voto, che sicuramente confermera’ la sensibilita’ internazionale e la storica vocazione del nostro Paese in materia di cooperazione e solidarietà internazionale, cade in un momento storico nel quale proprio l’Italia non si sta contraddistinguendo per l’attenzione alla dimensione multilaterale del sostegno alla pace ed allo sviluppo tra i popoli. Mi riferisco alla grave caduta dei fondi destinati agli organismi internazionali di cooperazione ed alle stesse agenzie delle Nazioni Unite; e’ di questi giorni il grido di allarme delle Ong , raccolto peraltro – perlomeno a parole – anche da alcuni esponenti della maggioranza e del Governo, contro i “tagli” alla cooperazione allo sviluppo, che allontanano sempre piu’ il nostro Paese dal rispetto degli “Obiettivi del Millennio”.