L’intervento del Vice Presidente del Comitato, On. Fabio Porta (PD)
Intervenendo nel corso della prima audizione del Sottosegretario agli Esteri con delega per gli italiani nel mondo, Senatore Alfredo Mantica, il Vice Presidente del Comitato Permanente della Camera dei Deputati sugli Italiani all’Estero, Fabio Porta, ha espresso “la preoccupazione, gia’ avanzata anche dal Presidente Zacchera nel corso della prima riunione, relativa al calo di attenzione e di interesse politico sulle questioni di interesse degli italiani nel mondo”.
“Questa preoccupazione – ha esordito l’On. Porta – e’ oggi ancora piu’ forte, aggravata non solo dai pesanti tagli presenti nella finanziaria ma da un clima generale di apparente ostilita’ nei confronti dei nostri emigranti”.
“Significative la vicenda dell’ICI (con l’esclusione dei residenti all’estero dall’esenzione) e soprattutto quella dell’assegno sociale, dove il governo e la maggioranza hanno posto delle condizioni che impediranno l’accesso a tale diritto anche agli emigrati che rientreranno stabilmente in Italia (e che non potranno vantare i dieci anni di residenza consecutiva nel nostro Paese)”.
“Tutto cio’ mostra una progressiva chiusura dell’Italia verso il mondo dell’emigrazione e dell’immigrazione; un ripiegamento su se stessa, in linea con la visione minimalista del Ministro dell’Economia Tremonti in materia di politica estera e di internazionalizzazione del Paese”.
“Per tutte queste ragioni – ha aggiunto il Vice Presidente del Comitato – e’ importante mantenere alta e valorizzare sempre la memoria sulla storia dell’emigrazione; si tratta di un obbligo civile verso l’Italia e il suo futuro”.
“In questo senso prendo atto con soddisfazione dell’individuazione della nuova sede del Museo dell’Emigrazione, che andra’ pero’ integrato dalla ‘rete’ mondiale degli analoghi musei e dal contributo determinante del Comitato di esperti della storia dell’emigrazione”.
“La prossima Conferenza dei Giovani – per il parlamentare del PD – potra’ essere un momento importante se inserita in uno sforzo che dalla memoria mira alla costruzione di un futuro del Paese in stretta sinergia con le comunita’ all’estero; la richiesta che faccio al governo e’ anche quella di coinvolgere i Ministeri del Lavoro e dell’Istruzione per presentare alle giovani generazioni italiane all’estero un’offerta coordinata e aggiornata di programmi di studio e lavoro”.
Con riferimento al sistema di rappresentanza degli italiani all’estero, l’On. Porta ha ribadito “la necessita’ di procedere secondo i tempi gia’ stabiliti alle prossime elezioni dei Comites e del Cgie, come tra l’altro richiesto dai deputati del PD al Presidente del Cgie e Ministro degli Esteri Franco Frattini”.
“Con il Cgie possiamo lavorare gia’ a partire dalle prossime settimane per la definizione di una nuova legge di riforma dell’importante organismo”, ha detto il Vice Presidente Porta.
Sul tema della razionalizzazione della rete diplomatica, l’On. Porta ha ricordato che “anche il Sottosegretario Enzo Scotti ha ribadito alla Commissione Esteri la necessita’ di rafforzare la rete in Sudamerica, continente definito prioritario per le strategie internazionali dell’Italia; peccato – ha aggiunto il parlamentare del PD – che ad oggi non abbiamo visto nessun passo in questa direzione, se si eccettua la cosiddetta “task force”, che interverra’ in maniera limitata e circoscritta all’emergenza cittadinanze”.
Il deputato si e’ anche soffermato sulla polemica, sollevata dal Sottosegretario Mantica, relativa alla confusione di ruoli a volte esistente in qualche parlamentare tra potere legislativo ed esecutivo: “Forse sarebbe meglio fare nomi e cognomi, invece che accusare in maniera indistinta i parlamentari che – a partire dal sottoscritto – hanno ben chiaro il loro ruolo: chi non lo ha compreso e’ il Senatore Esteban Caselli, che in Argentina si crede legittimato a nominare o a dimettere Consoli e Ambasciatori !”.
L’On. Porta ha concluso riprendendo la preoccupazione, espressa nel corso del suo intervento iniziale dallo stesso Sottosegretario Mantica, sul bilancio del Ministero degli Esteri dei prossimi tre anni: “Se non riusciremo a modificare in Parlamento i tagli prospettati dal Governo metteremo in seria crisi la nostra struttura consolare, e rischieremo di rendere vana l’operazione “task force” appena avviata in Sudamerica per ridurre l’enorme arretrato di pratiche di cittadinanza”.