Italia chiama Italia a colloquio con l'On. Guglielmo Picchi, deputato del PdL eletto in Europa. Diversi i temi affrontati: le “strumentalizzazioni” del Pd, il percorso del PdL, il futuro di Rai International
L'ultimo giorno della Festa del Partito Democratico a Firenze, come abbiamo raccontato durante la settimana, ha ospitato un dibattito sugli italiani all'estero, al quale hanno partecipato importanti esponenti del Pd nel Mondo, oltre al segretario generale del Cgie, Elio Carozza, e alcuni eletti oltre confine, sempre del Partito Democratico naturalmente.
Tante sono state le denunce di Chiocchetti e compagnia contro il governo Berlusconi, accusato di avere abbandonato completamente gli italiani residenti all'estero (PD NEL MONDO Alla festa del Pd dibattito su L'Italia e gli italiani nel Mondo. “Difendiamo i diritti degli italiani all'estero”).
Su questo e altro, abbiamo voluto sentire Guglielmo Picchi, deputato del Popolo della Libertà eletto in Europa.
“IL PARTITO DEMOCRATICO E' ALLO SBANDO”
“Credo che il Pd sia nella confusione più completa”, dichiara l'onorevole. “Sentono il bisogno, come è accaduto già in passato, di attaccare Berlusconi per trovare qualcosa che li tenga uniti. Essendo a corto di idee, contenuti e posizioni politiche da prendere, reagiscono così”.
“Ciò che ha fatto il governo Berlusconi è sotto gli occhi di tutti. Sugli italiani all'estero è stata fatta una propaganda inutile”, sostiene. “Il Partito Democratico è stato al governo fino a tre mesi fa. E' stato al governo per due anni, durante i quali per gli italiani all'estero non ha fatto assolutamente nulla. Ora, che dopo due anni di completa disattenzione vengano a dare lezioni a noi, non si può accettare”.
“Mentre noi eletti all'estero in questa legislatura non siamo determinanti, lo erano quelli del Pd nel passato governo Prodi”, spiega l'azzurro. “Avevano quindi più possibilità di ottenere più cose. Venire a dare lezioni dopo che per due anni sono stati al governo e non hanno portato risultati, mi pare troppo”. “Evidentemente – aggiunge Picchi – il modello di organizzazione del Pd all'estero comincia a vacillare. Tutto si basa sui finanziamenti pubblici relativi alla loro rete patronale; questo modello verrà sicuramente rivisto da questo governo, nel medio termine”.
BERLUSCONI E GLI ITALIANI NEL MONDO
Ma cosa si devono aspettare gli italiani nel mondo dal governo Berlusconi? Il deputato forzista ha le idee chiare: “Sicuramente una maggiore attenzione e sensibilità che obiettivamente è mancata nei primi mesi di governo”, ma questo perchè “c'erano da gestire problemi urgenti come Napoli, la sicurezza, Alitalia e altro ancora”. Quello che si è fatto a favore degli italiani nel mondo, riguarda “l'attenzione per tutte le imprese italiane nel mondo: Urso e Scajola si stanno muovendo bene; è ripreso il progetto dello Sportello Unico delle imprese; è stata presentata da Frattini – d'accordo con il Ministro Bondi – la proposta di legge riguardante il rilancio degli istituti di cultura; c'è in ballo la proposta di uno sportello unico per la cultura, per aumentare l'offerta agli italiani nel mondo; e poi l'attenzione sulla ristorazione italiana oltre confine”. “Gli italiani nel mondo non sono stati dimenticati – aggiunge ancora Picchi – sono nell'agenda del governo, nell'agenda di lavoro dei prossimi mesi di legislatura”.
IL PERCORSO DEL POPOLO DELLA LIBERTA'
Riguardo invece il Popolo della Libertà, “evidentemente è ancora tutto in movimento. Come ha fatto il Pd, bisogna distinguere i due momenti: c'è una parte statutaria italiana che deve seguire determinate normative. Poi ci sarà l'organizzazione estera del PdL che per forza di cose è slegata dall'organizzazione nazionale”. Diciamo, insomma, che “la cosa sta partendo ora in Italia per il PdL: sono certo che anche all'estero l'attività organizzativa è iniziata. Sono contento delle iniziative in Sud America, per esempio, a Buenos Aires (BUENOS AIRES Grande successo per “Il Popolo della Libertà in America Latina” – di Gustavo Velis). In Europa siamo molto più avanti. In molti paesi esistono dei coordinamenti della Casa della Libertà che sono vivi e vegeti: penso alla Svizzera, alla Gran Bretagna e anche alla Spagna”.
Secondo Picchi, “in Europa l'organizzazione del PdL è più avanti di quanto non sia in America Latina. In Europa, poi, c'è una identità di vedute fra noi eletti e gli altri che sono stati fino a poco tempo fa in parlamento: il sottoscritto, Di Biagio, Romagnoli, si vedono, si parlano e cercano di coordinare le iniziative sul territorio. Stiamo già lavorando alle prossime elezioni dei Comites, dove siamo certi di ottenere un ottimo risultato”.
IL FUTURO DI RAI INTERNATIONAL
C'è ancora tempo per una battuta su Rai International. Fra pochi mesi ci saranno le nuove nomine Rai e tutti – addetti ai lavori ma non solo – stanno aspettando di vedere quali saranno le decisioni: “Rai International è sicuramente importante nella comunicazione dedicata ai connazionali all'estero”, dichiara il deputato eletto all'estero. “Sempre più importante per le comunità più lontane, che non per quelle in Europa”, che possono vedere i canali nazionali grazie al satellite.
“Dopo aver notato l'importanza che ha Rai International, credo sia opportuno cominciare a muoversi. Una volta insediata la commissione di vigilanza – cosa che avverrà entro settembre – credo che sarà necessario prendere una posizione unitaria tra noi del PdL e esprimere le nostre idee su quale deve essere il modello di Rai International e quindi quali possono essere le caratteristiche delle persone chiamate a sedere sulla poltrona del direttore”.
“Sicuramente in Rai ci sono molti professionisti, stanno già girando alcuni nomi”, confessa Picchi. “Ma il punto è che ci deve essere una decisione politica di rafforzare il canale internazionale della Rai, perchè altrimenti è solo un costo che non è utile agli italiani all'estero”.
http://www.italiachiamaitalia.net/news/137/ARTICLE/10744/2008-09-10.html
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