Io CITTADINO italiano nel mondo, un anno dopo…

Politicamentecorretto compie un anno, oggettivamente parlando, una cosa e’ certa e la dico a tutti gli italiani della terra: “ non saremo mai piu’ cittadini di seconda categoria a nessuno” …

E’ appena passato un anno da quando Salvatore mi chiese di collaborare al suo di politicamente corretto. Accettai ben volentieri perche’ la ritenni un idea innovatrice, un giornale giovane, nuovo rivolto a tutti gli italiani sparsi ai “5 angoli della terra” Politicamente corretto a differenza di tante altre validissime testate on line ( senza offesa alcuna ) , e’ totalmente imparziale e lo dice qualcuno che certamente non ha mai avuto peli sulla lingua. Oggi dopo tre mesi di governo Berlusconi la attualle situazione politica italiana in generale, contrariamente a quanto la stampa nazionale e i mass-medias vogliano farci credere non e’ cambiata affatto. Le problematiche di base restano allo stato “verginale”, non basta mandare a spasso per le citta’ italiane una mangiata di militari, ripulire le strade di Napoli, o dare i numeri nelle aule, che sia un maestro o tre a farlo per accaparrarsi il diritto alla santita’; i miracoli sono tutti ancora da accertare.

La prova del nove avverra’ (1) con il federalismo fiscale , (2) il deficit nazionale, questi strettamete legato alla cassaforti statali (3) e infine con una nuova legge elettorale che dia piu’ rappresentativita’ ai cittadini sia all’ estero che in madre patria, tutto il resto e’ retorica mediatica. I “nostri “ rappresentanti esteri in questa legislatura si trovano purtroppo con le mani legate e otteranno meno risultati positivi della passata. A noi spetta il funesto compito di continuare a “ spronarli “ e a ricondurli sulla retta strada, ricordando loro che l’ unione e la coesita’ fa la forza, senza si rischia di nuovo di non aver nessuna voce in capitolo, ricadendo nel dimenticatoio. Dico noi , operatori dell’ informazione italiana all’ estero piccoli e grandi che si voglia , associazionismo e liberi pensatori.

Un anno fa Salvatore, con la sua professionalita’ innata che si ritrova, ( non sto esagerando per accattivarmi la sua simpatia so di non averne bisogno ) , intervisto’ tutti gli eletti all’ estero, anche se devo ammettere che delle tantissime interviste fatte, quella di Bossi e’ stata quella che più mi è rimasta impressa; ne e’ venuto fuori un Bossi meno avvverso agli italiani all’ estero di quanto si pensasse; dopo tutto a differenza di qualcun’ altro e’ un comune mortale Mi piacerebbe che anche durante il secondo anno di vita del giornale si potesse ripetere con i nuovi e vecchi 18, dico 18 e non piu’ 17 poiche’ a quando pare il senatore non residente Nicola Di Girolamo restera’ fino alla fine del mandato sulla sua poltrona, ammenocche’ questi non decida volontariamente di dimettersi. Non essendo io un politico o politicante appartenente a qualsiasi partito o movimento, non amo guardare indietro a quel che si e’ detto, scritto o non scritto fatto o non fatto , nel bene o nel male, lascio questa prerogativa ai politici vecchio stampo , amo invece come ho sempre fatto e con la passione di sempre valutare l’ oggi per il domani. Al comunismo e al capitalismo, oggi neo-liberismo globalizzato, ho sempre contrapposto e lo dico a livello del tutto personale un qualcosa che possiamo definire “alternativismo”. Un principio appunto che valuti l’ oggi per il domani. E’ innegabile che al tutto, esiste sempre un alternativa che si faccia parte della maggioranza di governo o dell’ opposizione, mai pensare che al capitalismo sempre piu’ selvaggio e destabilizzante a livello mondiale non esista alternativa alcuna. E’ un po’ come arrendersi ad una forza occulta. In politica ( quella con la P maiuscola ) la vera opposizione la si fa con delle alternative fattibili, non con l’aria fritta o con i no senza se e senza ma. Oggi come oggi all’ opposizione mancano delle vere e proprie proposte alternative, anche e’ sopratutto a livelli mondiale e il tutto ovviamente va contro le fascie piu’ debole. Vorei finire con una storiella divertente che mi fu raccontata anni fa. In un paesino del mezzogiorno c’era una vecchietta analfabeta, che ogni qualvolta passava il sindaco, gridava a viva voce: “ add’aveni’” ( deve ancora arrivare ) Dopo un po’ di tempo il sindaco scocciato da tanta insistenza, volle chiedere alla vecchietta: “ ma zia Tere’ chi add’ aveni’ “? E zia teresa a questo punto: “ lu comunista add’ avemn’ “ Ecco facendo mie le parole di zie Teresa dico anch’io : “ add’ aveni’ “ …la vera alternativa al capitalismo.

Nel mio piccolo continuero’ la collaborazione e rinnovo la mia stima al direttore.

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy