LA CONTABILITA’ ORDINATA

di Nunziante MINICHIELLO

Non si è riusciti finora a portar sulla retta via tanta umanità che danneggia non solo l’immagine dell’Italia.

Vezzo antico quello di eludere norme e regolamenti, non sempre per la verità rispettosi di giustizia.

La legge infatti non sempre poggia sul concreto: un esempio illuminante ne è lo studio di settore, il quale trasforma in elemento certo da assoggettare a tassazione una ipotesi, che, per quanto aderente alla realtà, non è prova di verità!

Furbi italiani dunque governati da altri italiani, che fessi non sono: questi ultimi non si preoccuperebbero tanto di far rispettare la legge, quanto di appagare le esigenze di cassa e soprattutto di soddisfare le richieste di libertà, compresa la libertà di infischiarsene della legalità, provenienti dalla società!

Dallo stato esoso, cui fa eco il cittadino evasore, conseguono diffidenza, sospetto ed avversione, che contrastano con la sovranità popolare, col diritto ed anche col buon senso.

Viene spesso ignorata la contabilità ordinata, che il Senato Romano pretese persino da Scipione, e che stabilirebbe il clima di sicurezza e di fiducia, come concordia invoca, e che eviterebbe il terrore degli accertamenti!

La contabilità ordinata, quella dei conti veri e reali, la cui alterazione è reato, rispettata dallo stato, dall’impresa, dal volontariato, dalla beneficenza, dalle opere pie e dal singolo, sarebbe la migliore partenza per ripristinare lo stato di diritto.

Leggi chiare da capire, facili da applicare e semplici da verificare.

Cosa ovvia, quasi lapalissiana, che invece è mera speranza offerta ieri ed oggi dai politici ai popoli che non sanno di essere sovrani, che non sanno essere sovrani e che non possono essere sovrani.

Pur non sempre adempiendo i suoi doveri anche inderogabili nei confronti dei cittadini, lo stato a volte soccorre, con un colpo di spugna o legge speciale, tanti che si sono scontrati con l’articolo 54 della Costituzione e con i codici!

Nonostante l’impiego di mezzi e di tempo non sempre si riesce a raggiungere la veridicità dei conti, per cui tesoretti o buchi che ci sono e che non ci sono!

Immobili, mobili, tenori di vita ed investimenti anche all’estero potrebbero raccontare tante cose, se non fossero difesi da leggi più amiche degli amici che eque!

Si fa confusione tra stato di diritto e stato poliziesco: i puritani del garantismo, per evitare lo stato poliziesco, rischierebbero persino di affondare lo stato di diritto!

Certo stato brado in fondo piace, se persiste nonostante i duri colpi inferti agli evasori, ai contrabbandieri ed ai malfattori in genere!

Il rispetto della legge alligna facilmente in una società, in cui siano cultura corrente almeno i divini “honeste vivere, neminem laedere cuique suum tribuere”!

www.minichiello.it,

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