“Nuove norme in materia di diritto allo studio degli alunni con disabilità  e assistenza sanitaria alle persone senza fissa dimora”

L’On. Gianni Farina prima della chiusura estiva del Parlamento presenta due proposte di legge

Dopo aver depositato in Parlamento (17 luglio 2008) le proposte di legge di riforma degli Istituti di Cultura Italiani e degli Interventi scolastici all’estero, l’On. Gianni Farina il 30 luglio 2008 ha presentato altre due proposte di legge: 1) “Modifica all’articolo 19 della legge 23 dicvembre 1978, n. 883, in materia di assistenza sanitaria alle persone senza fissa dimora”; 2) “Nuove norme in materia di diritto allo studio degli alunni con disabilità e di insegnanti di sostegno”.
L’iniziativa parlamentare dell’On. Gianni Farina si inserisce nella battaglia del Partito democratico impegnato in questa prima fase della legislatura a salvaguardare ed estendere lo Stato sociale in Italia e a favore degli italiani residenti all’estero. Per l’On. Farina la manovra economica triennale varata in tutta fretta dal governo non solo non è all’altezza dei problemi del Paese, ma si caratterizza per il suo profilo classista teso a colpire le condizioni dei lavoratori e dei ceti sociali meno abbienti.
La richiesta della modifica dell’articolo 19 della legge n. 833 del 1978, che istituisce il Servizio sanitario nazionale, nasce dall’esigenza di risolvere il grande problema di chi, per qualsiasi motivo non è ancorato a un preciso territorio, difficilmente potrà accedere ai presidi della sanità pubblica. Il fenomeno dei cosiddetti “senza fissa dimora” rappresenta una grave manifestazione di emarginazione sociale che si registra soprattutto nei grandi centri urbani. Ecco perché, pur apprezzando lo sforzo degli Enti locali di colmare un vuoto legislativo nazionale con apposite delibere, la proposta dell’On Gianni Farina è tesa a dare a tutti, indipendentemente dalla residenza anagrafica, la possibilità che i livelli essenziali di assistenza siano rispettati.
Per quanto riguarda l’iniziativa sulle “Nuove norme in materia di diritto allo studio degli alunni con disabilità e di insegnanti di sostegno”, è scaturita dalle giuste richieste di servizi e di operatori specializzati e dalle famiglie di alunni portatori di diverse tipologie di disabilità. Questa proposta di legge è suggerita dalla necessità di rendere efficacemente operativa la legislazione statale in materia di integrazione scolastica degli alunni – anche degli alunni italiani residenti all’estero – in situazione di handicap certificata come prevede la legge 5 febbraio 1992, n. 104.
Tale necessità fu riconosciuta da una storica sentenza della Corte costituzionale nel 1987 che permise la frequenza delle scuole secondarie superiori agli alunni in situazione di handicap. L’On. Gianni Farina, per affermare pienamente tale principio, con la sua proposta punta a migliorare la normativa per assicurare maggiore tutela agli alunni e alle loro famiglie e più forza operativa a tutto il personale impegnato nel settore scolastico e ai docenti specializzati in attività per il sostegno.

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