I COMITES “DOVREBBERO” AVERE UN RUOLO CENTRALE NELLA COMUNITA’, MA OGGI ANCORA NON L’HANNO CONQUISTATO!

RISPOSTA DOVUTA A MUSSO (COMITES NSW):

Questo e’, caro Musso, il mio j’accuse contro un’istituzione che e’
stata la prima ad essere votata dagli italiani
all’estero oltre dieci anni fa e che doveva svolgere un lungo e
importante elenco di funzioni e servizi per loro, che avevano
giustificato e motivato i legislatori di allora a darci questo organo
di rappresentanza che mai la nostra emigrazione aveva avuto nella sua
storia ormai secolare!

Ma le buone intenzioni sono rimaste al palo, anche per tutta una serie
di motivi che la Silvana Mangione, che appartiene alla tua famiglia
politica e che stimo moltissimo, ha spiegato e motivato molto piu’
esaurientemente di me, in un comunicato che, non a caso, ha tirato in
ballo tutte le disfunzioni esistenti: “ci sono Com.it.es paralizzati
dal 1986, mandato dopo mandato…”

Io non ho mai denigrato nessuno nella mia vita privata e pubblica e so’
apprezzare chi lavora e s’impegna per l'esperienza personale di
quarant'anni di emigrazione partita come molti da sottozero, e ho
sempre ispirato la mia attivita' politica come servizio alla mia gente
per rispondere ai loro wants e needs, alle loro necessita’ e alle loro
richieste inevase anche e sopratutto dai Comites.

Ho stima di alcuni suoi membri (e non solo del continente nord
americano) e non faccio di “tutta un erba un fascio”, perche’ ne
conosco l’abnegazione e l’impegno personale ma, come dice giustamente
la Mangione, occorre cambiare e permettere che la vera emigrazione
italiana del ventunesimo secolo sia rappresentata in tutti i suoi
componenti, se vogliamo dare un messaggio positivo e propositivo alle
nostre comunita’ e all’Italia sulla nostra efficienza di autogoverno a
livello territoriale e far finalmente decollare nell'interesse dei
nostri connazionali all'estero i Com.it.es, che devono diventare un
punto di riferimento vero e non teorico per gli addetti ai lavori,
della nostra emigrazione.

Se non dimostriamo e comiciamo da questo, come possiamo credere che il
mondo politico in Italia, i media e la valutazione generale della
societa' civile nazionale nei nostri confronti dara' credibilita' e
considerazione al CGIE e al lavoro dei parlamentari eletti nelle
nostre file, in altre parole al nostro “peso specifico politico”, che
ancora, dopo due elezioni generali, non abbiamo e non avremo se
continuiamo con questi metodi e questa gente?

In questi giorni abbiamo avuto un’ennesimo esempio concreto
dell'attuale considerazione politica nei nostri confronti, quando il
Senato non ha voluto elevare a Giunta per le questioni degli italiani
all’estero il Comitato della passata legislatura, che rimarra’ quindi
un organo consultivo, praticamente teorico e ininfluente.

Musso non ha capito, o non ha voluto capire, che il mio era ed e’ un
appello a rimboccarsi le maniche, a cambiare secondo le guidelines che
la Mangione ha indicato (giovani, donne, plularita’ di liste) per dare
la credibilita’ al nostro organo di base, che funzionera’ veramente
solo quando ci sara’ un’iniezione di gioventu’, di donne, di facce
nuove.
Ma questo il consigliere del Com.it.es di Sidney non lo vuole perche’
e' convinto “della mancanza da parte dei giovani di un impegno forte
verso le tematiche che piu’ toccano da vicino la nostra vecchia
emigrazione”, che e’ una dichiarazione forte che certamente divide e
non aiuta a creare la partecipazione dei giovani, che se ascolteranno
questi discorsi alla Conferenza di Roma del prossimo dicembre si
allontaneranno invece di “get involved politically”!

Ultima risposta dovuta a Musso riguarda il mio piccolo dibattito
televisivo in diretta con l’On. Bucchino del marzo scorso sui
Com.it.es, del quale si e’ autoproclamato difensore d’ufficio (senza
considerare che l'On. Bucchino sa' benissimo difendersi da se, quando
vuole!) con una tesi che, mi permetta la battuta fiorentina innocente
da vecchio toscano: “fa ridere i polli”, perche’ in qualsiasi
democrazia il giudizio su un organismo elettivo si esprime con la
partecipazione al voto, che nel 2004 (ed era la seconda elezione dei
Com.it.es, ndr.) ha dato la piu’ bassa percentuale di votanti della
storia elettorale della Repubblica Italiana (1 su 5!), che non ha
bisogni di commenti e che ognuno puo’ controllare sul sito del
Ministero degli Esteri!

La polemica politica e’ utile e produttiva quando si argomenta su fatti
concreti e si propone soluzioni come la Mangione e molto piu’
modestamente come il sottoscritto, e’ inutile, dannosa e fuorviante
quando invece si ragiona “per partito preso” e/o per difendere gli
interessi corporativi dei nipotini all’estero della Casta!

A buon intenditor poche parole!

Massimo Seracini
UDC Nord e Centro America
San Diego, California USA
2 Agosto 2008

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