VII Congresso di Rifondazione nulla di nuovo

Una volta si diceva che la sinistra non era buona a governare. Lo si è continuato a dire soprattutto dopo l’infelice esperienza governativa della XV legislatura. Che l’unica “missione” capace di compiere fosse quella di fare opposizione. L’assunto, si deve ammettere, è stato un cavallo di battaglia soprattutto della destra che da un lato non avrebbe mai voluto che la sinistra governasse, dall’altro, ha sempre sentito la necessità di una opposizione responsabile che facesse in qualche modo da coscienza critica. Magari nulla di più che coscienza critica.
Oggi si può affermare con puntualità e precisione sconcertante che questa sinistra non sa fare più neanche l’opposizione e, aggiungiamo, meno male, in quanto in quel di Chiangiano non si è visto nulla che facesse pensare ad una “guarigione” produttiva e proficua. Stanti così le cose, questa sinistra potrebbe solo fare danni ad una maggioranza che si è rimboccata le maniche e sta lavorando, sta facendo, sta approvando, insomma procede spedita.
Moderatamente e pacatamente, fuori da questo Congresso si è lasciato il via libera alla maggioranza se non fosse per il signor Di Pietro che, per molti, avrebbe fatto meglio a rimanere Pubblico Ministero perchè era un lavoro che sapeva fare bene. Ma la sua voce si sente con la cadenza di una macchina schiacciasassi, petulante, incisiva, indefessa. Chi sa cosa penserà il Capo Veltroni al coperto dei suoi avverbi cui è tanto affezionato? A lui conviene, non vada ripetendo il contrario perché non gli crederebbe nessuno, che sia Antonio Di Pietro a menare il can per l’aia. Gli conviene per due motivi fondamentali: il primo perché intanto qualcuno fa opposizione, il secondo perché non è lui ed il Partito Democratico a farla.
Il fallimento della sinistra è a tutto tondo non c’è proprio nulla da fare. Non basta questo Congresso e non si sa quanti altri saranno necessari. Il centro destra può stare tranquillo, da sinistra non proviene nessun venticello, nessun pericolo. Lo stesso Berlusconi, lo ha detto, è il Premier più comunista che ci sia stato e la sua politica è una politica comunista. D’altronde chi ha eliminato l’ici? Chi avrebbe armato il governo di frecce e faretre al seguito di Robin Hood Tremonti ed all’attacco nientemeno che dei petrolieri?

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