Tangentopoli come tutti ormai sappiamo, ha prodotto ‘Mani Pulite’, cioè il risultato della cancellazione della corruzione con l’ingresso nel grande varietà dei mille uomini politici-illustri di un ‘nuovo leader’ Di Pietro, l’ex giudice che ha traghettato l’Italia tutta verso nuove mete della legalità, con annesso partito politico personale ‘Italia (appunto) dei Valori’.
Spazzato via il tutto, spazzato anche nuovi giovani-intellettuali che proprio agli inizi degli anni novanta si ‘affacciavano’ nel ‘caos’ della vita politica-giornalistica-intellettuale!
Allora che fare? Semplice, affidarsi ai nuovi parlamentari sempre ‘a spasso’ nel Transatlantico (tanto fare ricerca o studiare non serve a niente!) per ‘beccarsi’ incarichi-consulenze e perché no, se capita anche una cattedra, anche se oltre lo ‘Stretto’ fa bene lo stesso!
Secondo Paolo Posteraro che ha affidato questa sua riflessione sulle pagine de ‘Il Riformista’ del 19 giugno 2008, tante università italiane per ‘riempire’ l’organico docente dei suoi atenei, si sono rivolte per questi importanti incarichi a politici, aspiranti politici falliti, e ai loro beniamini!
Posteraro non risparmia nessuno. Sembra che la famosa ‘university-list’ dei sistemati dai politici transitanti nel Transatlantico sia abbastanza lunga, ne cito solo uno, il prof. Ciro Sbailò.
Lo Sbailò che di anni di insegnamento alle spalle ne ha proprio tanti (primo concorso vinto per la Pubblica Istruzione risale agli inizi degli anni ’80), di pubblicazioni tra saggi nelle varie riviste specializzate, libri, e, non dimentichiamoci i numerosi articoli apparsi nel corso degli anni su ‘Il Sabato’, ‘Quaderni Radicali’, ‘L’Avanti’, ‘L’Opinione (per ricordarne solo alcuni) sono proprio tanti, e molti sono di natura filosofico-giuridica oltre che di politica, e, la pubblicazione della tesi di laurea con lode.
Secondo Posteraro, Sbailò ha sempre preferito ‘passeggiare’ nel Transatlantico della Camera che sedersi comodamente in biblioteca!
“La Kore (cito le parole di Posteraro) in questi anni si è fatta notare anche per lo straordinario numero di convenzioni … che ha stipulato con atenei esteri, anche cinesi … sperando che Enna grazie all’’Università, diventi un giorno un centro di scambi culturali a livello planetario …”.
Penso che con tanti soldi pubblici che in Italia si sprecano, se ‘qualcuno’ riesce ad investirli bene per la cultura non è il caso di concordare con l’analisi di Posteraro e non riconoscerne il merito!
Anche la Link Campus Univerity of Malta viene ampiamente citata dal Posteraro con annessi prof e, non lesina ‘frecciate’ verso il già citato Ciro Sbailò che, …“Come i grandi cattedratici, anche Sbailò insegna in due università: oltre Enna, infatti, ha il privilegio di avere tra i suoi professori anche la Link Campus University of Malta di Roma”. Beh, se il Posteraro si guarda un po’ intorno, può darsi che ‘riesce’ a scoprire altre amicizie dello Sbailò e, non escludo che nei prossimi giorni possa scrivere un nuovo articolo aggiornato!
Stranamente, nel Transatlantico circolano politici anche del Nord Italia, ma il Posteraro sembra non accorgersi che oltre alle università di Roma e di Enna ci sono altre università private in tutta Italia!
Per non lasciare lo Sbailò senza parole, riporto per intera la lettera da lui inviata al ‘Il Riformista’ e prontamente pubblicata:
“Caro direttore, l’autore dell’articolo di ieri (“Non ti basta il seggio? Allora datti una cattedra”, a firm a di Posteraro) è quantomeno male informato. Tanto per cominciare, tra i “pochissimi saggi” che io avrei scritto ci sono due testi recensiti dal suo giornale. Il primo riguarda il pensiero giuridico di Platone, ed è all’interno di un’edizione critica del Minosse (“Platone totalitario? E’ solo un luogo comune”, il Riformista, 21 febbraio 2003, articolo firmato). Il secondo è una monografia sulla repubblica di Weimar (L’enimga politico della Germania di Weimar”, supplemento “Le ragioni del socialismo” n. 53, febbraio 2008, articolo firmato da Giorgio Rebuffa). Quanto all’elenco delle mie pubblicazioni, in più lingue, non mi pare il caso di sottoporglielo. Se vuole, glielo invia in forma privata. E non entro nel merito neanche dei miei rapporti con le biblioteche e con le aule parlamentari, perché mi sembra un attacco infondato e gratuito, che solo chi non mi conosce può sferrare. Vivo nell’università da più di dieci anni, come risulta dal sito che ospita me ed altri colleghi (www. pantarei.co.uk). Mi occupo da una vita di didattica e formazione. Sono stato giudicato idoneo da una commissione composta da cinque membri. Spiace che un giornale ambizioso e autorevole come il Suo faccia da cassa di risonanza a piccole beghe e sordi rancori che nascono – e non c’è nulla da fare, succede ovunque – nel mondo accademico. La prego almeno di pubblicare queste poche righe. Cordiali saluti, Ciro Sbailò.
