Sanità  privata: più operi, più guadagni

Caro Beppe,
leggo il nuovo scandalo della sanità lombarda relativa al sistema di rimborso delle prestazioni chirurgiche effettuate nelle strutture cliniche private convenzionate dalla Regione. Coloro che lavorano nella sanità pubblica e privata in Lombardia sanno che in TUTTI gli ospedali viene attuata una sistematica manipolazione dei codici Drg al fine di incrementare il rimborso, per esempio aggiungendo complicanze postoperatorie all'intervento che non ci sono mai state. Questo è un livello, diciamo così, universalmente accettato, poi ci sono situazioni come quelle della clinica in questione dove i medici hanno effettuato prestazioni chirurgiche per cui non esisteva un'indicazione clinica.
I medici nella sanità privata convenzionata vengono infatti pagati a cottimo con una percentuale del rimborso relativo al singolo intervento, quindi più operi e più l'intervento è complesso più guadagni. I controlli sulla congruità dei rimborsi sono solo una pantomima fatta da una commissione che «ispeziona» con preavviso un campione di cartelle per verificare la congruità delle prestazioni effettuate con i rimborsi richiesti. Questo è il modello di sanità che un personaggio come Formigoni propaganda come un fiore all'occhiello, che non è altro che un sistema di malaffare dove il privato si arricchisce con i soldi elargiti dal pubblico senza controllo. Per massimizzare i profitti si sono perfettamente adeguati anche nell'istituto del prof. Veronesi, dove un paziente sottoposto a un intervento chirurgico per un tumore della mammella esegue gli esami di stadiazione con impegnativa mutualistica presso un'altra struttura. In poche parole rimborso pieno e scarico dei costi sul sistema sanitario.
Io faccio il chirurgo oncologo colorettale a Oxford in una struttura di ospedaliera di eccellenza, ma conosco molto bene il sistema milanese e posso dirvi che tutto questo non potrebbe mai accadere qui dove lo Stato pretende e controlla, non come nel «far west» Italia.

Massimo Cristaldi, m.cristaldi@btopenworld.com
http://www.corriere.it/solferino/severgnini/08-07-05/08.spm

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