Si sente un gran bisogno di verita’, trasparenza e legalita’

di Roberto Marchesi

Texas

Francamente, molti di quelli che non lo hanno votato gia’ se lo immaginavano che sarebbe finita cosi’, con lui che si sarebbe fatto forte del voto popolare per imporre a tutto il paese il suo disinvolto modo di interpretare la democrazia. Quello che appare incredibile e’ come Veltroni abbia potuto credere davvero che sarebbe andata a finire diversamente.

Sia chiaro, non intendo dire che la sua proposta politica sia sbagliata, anzi dico che e’ ottima, … o meglio, lo sarebbe, se dall’altra parte ci fosse stato un politico normale, un avversario contro il quale confrontarsi sul piano dei programmi e nel rispetto delle regole. Ma con uno cosi’, che ha gia’ dimostrato grande allergia alle regole che lo imbrigliano e di essere sempre pronto a cambiarle a suo comodo, come si fa a concedergli la possibilita’ di giocare una partita come se fosse normale ?

In gioco stavolta non c’era soltanto la poltrona di palazzo Chigi. Quel “giochino” li’ appartiene ormai solo alla storia degli equilibrismi democristiani del secolo scorso. In gioco stavolta c’era il destino della nostra nazione! Era la democrazia stessa italiana ad essere a rischio (infatti, con la scusa del federalismo e di altre bubbole poco convincenti, hanno gia’ cominciato l’opera di demolizione, dalle fondamenta, della nostra struttura istituzionale, e hanno cinque anni di tempo per farlo con tutto comodo!).

Certo, dopo che le Camere erano state sciolte, la partita non poteva che essere giocata; e lui appariva gia’ come il possibile, e probabile, vincitore. Ma con uno come lui la partita doveva essere giocata diversamente.

Bisognava dirlo subito, gia’ in campagna elettorale, senza isterismi e senza esagerazioni: “Italiani volete davvero affidare la guida del vostro paese a uno con una storia come la sua ?” (e via con la recita di tutti i fatti oscuri nei quali lui e’ immerso fino al collo. Partendo dalla P2, passando per la fondazione di Mediaset in 27 paradisi fiscali diversi, e via dicendo con tutto il corollario che segue). Altro che non nominarlo nemmeno !

Dicono: lo abbiamo gia’ detto diverse volte, e non ha prodotto alcun effetto.

Intanto non e’ vero che non ha prodotto alcun effetto, dato che un buon numero di italiani non lo ha votato mai. In secondo luogo dipende anche da come lo si dice. Se lo si dice con ira nel pieno di un battibecco con lui, o con qualcuno della sua parte, e’ facile per lui (o per “loro”) far passare la cosa come avversione precostituita verso il soggetto, o addirittura semplice recita nel gioco delle parti. Il che e’ tra l’altro proprio confortato dal fatto che poi, alla fine, si stringono le mani e tutto finisce a “pappa e ciccia”.

E invece e’ proprio questo l’errore di fondo degli uomini del centro-sinistra: non si puo’ dare la patente di legalita’ a chi la legalita’ la intende sempre a modo suo e in modo decisamente stravagante.

(E’ legale uno che accusa tutta la magistratura di essere sovversiva? O di essere composta da “tarati mentali” ? Non sono gia’ da sole queste affermazioni degli attacchi diretti alla forma democratica di un paese?).

Dopo la sconfitta Veltroni avrebbe dovuto vestirsi di nero, con un vistoso lutto al braccio, e spiegare agli italiani che cominciava per tutti una lunga quaresima, altro che andare a stringere la mano ai vincitori e concedere la vittoria come se fossero degli statisti!

E’ comprensibile che un buon numero di italiani (che hanno votato Berlusconi) creda davvero che tutte le accuse contro Berlusconi siano solo una montatura politica, che i giudici stiano tramando contro il loro beniamino, che il conflitto d’interessi non sia determinante, ecc., ma che siano proprio gli avversari politici di Berlusconi a confortarli in questa credenza, concedendo a Berlusconi la patente di legalita’, appare davvero autolesionistico e grottesco!

Adesso la situazione e’ molto piu’ grave che nel “94 e nel 2001, perche’ l’uomo si e’ autovaccinato contro i suoi stessi errori, quindi difficilmente li ripetera’. Inoltre ora ha una maggioranza partlamentare non solo “schiacciante”, ma anche, grazie alla splendida “porcellum” (la legge elettorale che lui ha voluto e portato a compimento) ora ha anche una maggioranza solidissima, perche’ zeppa di politici scelti da lui fior da fiore, non sulla base delle capacita’ personali, ma soprattutto sulla base della devozione e della fedelta’. Quindi la sua maggioranza stavolta e’ anche solidissima.

L’unico rischio, ancora una volta, gli arriva da Bossi. Ma a Bossi interessa soprattutto il federalismo, e Berlusconi non ha nessuna difficolta’ a darglielo, dato che non collide coi suoi interessi.

Come fare opposizione, dunque, oggi ?

Al momento Di Pietro e’ l’unico che la sta facendo. Ma e’ da solo. E comunque non e’ dando del “magnaccia” a Berlusconi che convincera’ qualche elettore berlusconiano a cambiare beniamino. Gli imbonitori del grande capo fanno sempre buona guardia! Sono come i pretoriani dell’imperatore. Intervengono subito a parare qualunque minaccia. A loro non interessa stabilire chi ha ragione o torto, chi dice il vero o il falso. Loro devono solo difendere il capo.

A differenza dei pretoriani pero’, questi non sono professionisti della spada, loro sono professionisti della parola, e la usano con pari professionalita’ per carpire la buona fede della brava gente.

Gli insulti quindi, al pari degli “attacchi” verbali di Grillo, possono al massimo galvanizzare qualcuno della propria parte, ma non conquistano nessuno di quelli che fanno il tifo dall’altra parte, i quali al contrario vengono rafforzati nell’idea che Berlusconi e’ vittima di aggressioni verbali e di odio ingiustificati.

L’unica strategia che appare efficace percio’ e’ quella che ho detto sopra: dire nudo e crudo le cose come stanno. E ritirare subito la patente di legalita’ a chi la legalita’ “reale” non l’ha mai avuta, fin dai tempi della sua “discesa in campo”. Governi pure con la legalita’ “formale”, quella reale se la deve conquistare giorno per giorno coi fatti.

Visto che copia tutto dagli USA, che copi anche questo, negli Usa chi non appare perfetto sotto il profilo della legalita’ viene espulso dalla politica immediatamente, senza nemmeno aspettare l’esito dei processi.

Naturalmente sappiamo bene che anche i politici all’opposizione non sono certo tutti di limpidita’ cristallina. Ebbene, e’ ora che il centro-sinistra, per primo, si avvii ad esserlo! Perche’ altrimenti da questo guano non se ne uscira’ piu’.

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Allen, Texas 75002 USA

Tel. (001) 972 727 3507

marchesi@tx.rr.com

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