49 – ONORARE LA COSTITUZIONE

Di Nunziante MINICHIELLO

Popolo attento.

Dall’autostrada del sole alla Salerno-Reggio Calabria ed ai tanti manufatti più o meno grossi, comunque sempre costosi, sparsi in tutta Italia, è tutto un correggere, rifare, demolire ed intervenire, anche su edifici di recente collaudo.

Superficialità ed errate scelte tecniche si aggiungono a quelle politiche, economiche, culturali e di costume, che non sfuggono alla cronaca.

Sono non tanto esempi di sprechi, che pure incidono sulle non floride casse dello stato, quanto la plastica dimostrazione di un degrado molto pericoloso per la nazione.

La società italiana, che pure ha registrato successi eccezionali, quale un miracolo economico, per cui i fatti citati assumono maggiore gravità, si trova lungo una discesa preoccupante.

La pericolosità della discesa cresce al crescere della diffusione di sfiducia che tutta la classe politica ha saputo diffondere nella popolazione.

A volte addirittura si avverte un certo fatalismo, che allontana dalla ricerca di rimedi e semina terrore panico da si salvi chi può.

Il cittadino italiano non può e non deve ignorare il danno derivante dall’inosservanza della Costituzione, della cui attuazione deve essere scrupoloso osservatore, oltre che osservante.

Gli Italiani concedono troppo a pubblici “servitori” che i risultati non premiano!

Il Popolo, come sovranità comanda, sia attento all’uso dei suoi sacrifici, faccia sentire la sua voce e faccia pesare il suo giudizio.

Chi ha avuto ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato ha dato non giova alla comunità, che, proprio per essere la più esposta e la prima a pagare, deve far valere la sua opinione, derivante cioè dalle sue esigenze: opinione ed esigenze che sono diverse dall’ opinione e dalle esigenze del potere e dei poteri.

L’Italia ha una buona, anzi ottima musica, la Costituzione, ma i risultati dicono che non viene eseguita bene.

Allora è veramente il caso di intervenire: o i suonatori si dimostrino veri artisti o se ne vadano e comunque siano tutti sostituiti.

Un popolo sovrano può avere infiniti orientamenti, ma questi devono sempre restare e coesistere nella sfera costituzionale: la Costituzione indirizza e guida verso risultati positivi, come si aspetta tutta la cittadinanza.

Non servono tante parole e tante scene, urge solamente e principalmente il rispetto della Costituzione, soprattutto da parte di quelli preposti alla sua realizzazione, i quali devono essere a loro volta d’esempio e di guida per tutta la popolazione.

Un popolo sovrano, che si lascia ammannire una politica spettacolo, che si lascia imporre i candidati e che si lascia quasi trasformare da cittadino in tifoso, è pur esso lontano dalla Costituzione, che lo vuole sovrano, cioè formato da cittadini coscienti, smaliziati, responsabili e liberi.

Il Popolo italiano non aspetti, oltre quello che già gira per il mondo, di sentirsi dire pure che non sa trovare di meglio che la via sbagliata!

Sovranità popolare, libertà di opinione e doveri costituzionali muovono il presente ed altri messaggi, che, se no0n graditi, possono essere definitivamente tenuti lontani con una semplice e-mail(oggetto: CANCELLAMI) al mittente dal destinatario, di cui si rispettano sempre volontà e diritto ed al quale vanno eventualmente le scuse ed in ogni caso i migliori saluti.

www.minichiello.it

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