EUROPA Matrimonio d’affari più che matrimonio d’amore.

Fin dall’inizio ha convinto ed entusiasmato tanti, ma non tutti, soprattutto perché Europa, come entità politica, è stata messa in secondo piano dall’aspetto economico.

Un matrimonio d’affari più che un matrimonio d’amore, insomma!

Il concreto ancora una volta batte l’astratto!

Senza l’astratto, cioè senza principi e senza regole si vive d’istinto, allo stato brado!

Le varie denominazioni non hanno fatto vedere soprattutto chiarezza politica.

Nebulosità, clamorosamente evidenziata dal no dell’Irlanda, dimostra che finora ci si è lasciati portare, più che dalla convinzione, dalla corrente, se non dalla immediata convenienza, senza trascurare certo spirito di parte che, più o meno consciamente, ha conservato ed alimentato diffidenza ed ha rallentato convergenza ed armonia.

Come tutti i grandi progetti anche Europa avrebbe avuto bisogno di diffusa ed adeguata comunicazione, che riguardasse prima e soprattutto gli spiriti e quindi le cose e che fosse espressa in maniera semplice ed accessibile interamente a tutti.

Il vecchio continente è stato quasi sempre caratterizzato da divisioni anche profonde, non essendo stato mai assimilato il concetto di universalismo proposto da Roma, pur essendo stato qualche volta adombrato.

Neanche l’Italia riesce ad essere omogenea, perché i localismi o gli egoismi hanno la meglio su concordia e solidarietà, che non sono mai buonismo di facciata ed assistenzialismo, come pure ipocritamente si spacciano e si praticano.

Persino gli aiuti al terzo mondo, partendo da analoga condizione, sortiscono analoghi effetti, ossia problemi mai risolti, come capita anche al Mezzogiorno d’Italia.

E’ dunque quasi sempre mancato il riferimento ideale, che sarebbe stato precisato dalla semplice denominazione EUROPA del nuovo soggetto, che, se non è soggetto politico, facilmente degrada in una delle tante alleanze che si fanno e si disfanno nella storia.

Soggetto politico significa unità di idee, costituzione, ed unità di intenti, programma, cioè entità astratte dalle quali discendono comportamenti concreti riguardanti tutti, tutti cives optimo iure con identiche potenzialità.

Solo EUROPA con la sua storia e la sua cultura può dar vita al soggetto politico relativo, ma ad una fondamentale condizione: conoscere senza alterare la storia, per cercare in questa tutto ciò che unisce e mettere da parte ben in vista, per non dimenticarne tragici effetti, tutto ciò che potrebbe dividere.

Come le persone, per acquietarsi, perdonano così gli stati superano certo passato e certo presente per stare meglio ed in pace.

Diversamente unione è convenienza temporanea e pace è tregua di guerra tra genti, che, come gli Europei, non parlano nemmeno la stessa lingua, anche se il latino per un verso o per l’altro ha riguardato ed interessa ancora tutti.

www.minichiello, 21. 06. 2008

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