Machos, imbroglioni e lestofanti

di Mauro Montanari

La campagna pubblicitaria che la ditta Media Markt ha lanciato in questi giorni di vigilia dei campionati europei di calcio colpisce specificatamente gli italiani in Germania.

La campagna pubblicitaria che la ditta Media Markt ha lanciato in questi giorni di vigilia dei campionati europei di calcio colpisce specificatamente gli italiani in Germania. Sono quattro i video -visibili sia in televisione che in rete- che hanno per oggetto un italiano medio (l’attore Olli Dittrich), caratteristico per il suo gesticolare buffo ed esagerato, da macchietta, da caricatura. Ogni video segna un carattere.

Abbiamo il macho, mentitore e ruffiano che scodinzola come un cane dietro ad ogni femmina bionda che passa. Abbiamo il truffatore: un amico gli telefona per avere un televisore e costui, per “amicizia” gli rivende al prezzo maggiorato uno di quelli che stanno in negozio.

Abbiamo l’imbroglione: “mentre i tedeschi comprano i televisori, gli italiani comprano gli arbitri”. E via di questo passo. I video li riportiamo nella home (www.corritalia.de). Come ogni estate da qualche anno a questa parte comincia in Germania la campagna antitaliana.

Due anni fa, in occasione dei mondiali di calcio, capofila del nazionalismo teutone era lo Spiegel, il quale, in una raffinata serie di articoli, destinati ad un pubblico scelto e intellettuale, spiegava come gli italiani fossero ladri, truffatori e imbroglioni.

Rafforzava la televisione pubblica Ard consigliando di non consumare nei ristoranti italiani. L’anno scorso, in occasione della strage di Duisburg, fu la volta della stampa -boulevard. La Bild Zeitung raccontava come gli italiani fossero, per di più, anche mafiosi.

Stavolta è l’apparato di pubbliche relazioni di una grande multinazionale della distribuzione che pesca nel fondo del pregiudizio peggiore, più disgustoso, più razzista e più fanatico del Volk tedesco, il tutto per vendere qualche televisore in più. (Poco prima di andare in stampa apprendiamo che sull’onda delle proteste uno spot è stato ritirato, peraltro senza le scuse della ditta).

Pensiamo con una certa amarezza ai decenni di lavoro per creare le basi di una società multietnica, plurilinguistica e interculturale; lavoro portato avanti, qui in Germania, da migliaia e migliaia di operatori semplici italiani e tedeschi, tra i quali si conta anche questo giornale. Ora invece, mentre tutti si godevano gli spot di Media Markt, a Berlino veniva chiusa Radio Multikulti, che trasmetteva in lingue varie, tra l’altro anche in italiano.

Mentre qualche anno fa, gli italiani risultavano ‘simpatici’, ora, simpatici, a quanto sembra, lo sono di meno, molto di meno.

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