Il Sen. Mantica con la delega alla cooperazione ed allo sviluppo va benissimo

Intervista all’on. Gianni Farina Circoscrizione Estero Europa PD

Come vede la presa di posizione spagnola che ha redarguito il governo italiano a proposito delle sue posizioni sulla immigrazione?

Io ritengo ingenerose ed inaccettabili le osservazioni e le critiche provenienti da importanti dirigenti del governo e dalla politica spagnoli. Ingenerose ed inaccettabili per due motivi il primo consiste nel fatto che ambedue i paesi fanno parte dell’Unione Europea e sono tenuti al rispetto assoluto che deve esistere tra paesi dell’Unione Europea, il secondo sta nel fatto che la politica dell’immigrazione, e lì purtroppo c’è un ritardo grave, deve essere sempre di più una politica europea. Sicurezza ed immigrazione dei flussi migratori ma in un contesto europeo non nazionale. E quando si parla di sicurezza deve intendersi controllo delle frontiere europee, ripeto eu-ro-pee. Così si fa una politica che sia europea non un controllo delle frontiere dei singoli Stati.

Il ritardo si protrarrà viste le posizioni antieuropeiste della Lega Nord

Noi dobbiamo cominciare a pensare che il futuro è entrato in noi. Siamo in grave ritardo e non sarebbe ammissibile alcun veto in questo senso perché si agisce nell’interesse di tutti i paesi dell’Unione. Naturalmente, nel momento che ritengo inaccettabili le critiche e le interferenze provenienti dalla Spagna, devo anche affermare che le stesse sono state sicuramente incoraggiate da espressioni in libera pronunciate da importanti membri del governo italiano. Occorre una ritoccata molto urgente e molto ben collocata nel contesto del dibattito in corso. Importante è evitare di parlare con parole in libera uscita su problemi di notevole gravità.

Sentendola parlare con i toni della pacatezza e della conciliazione non si direbbe che lei sia un deputato dell’opposizione. Nel caso specifico la Spagna ci ha tacciato di xenofobia e di razzismo. Non può negare che le posizioni del governo siano estremamente forti su questo argomento.

No, no, no facciamo attenzione. Personalmente ho critiche molto gravi da muovere ma bisogna sempre distinguere. Io credo che siano i sassi buttati nello stagno. Bisogna distinguere le critiche che io faccio al governo sulla politica dell’immigrazione a causa di parole in libera uscita che denotano mancanza di senso di solidarietà nell’interesse della nazione. Sono membro di un Parlamento che è quello italiano e che, in quanto tale, membro del Parlamento italiano difendo l’Italia a mio parere attaccata anche ingiustamente e con molta presunzione. Sono spesso fortemente critico per alcune posizioni del governo ma allo stesso tempo devo riconoscere che il popolo italiano ha scelto questa maggioranza e questo governo ed io rispetto questo stato di fatto. Questa è la nuova concezione di un paese che deve crescere e che deve divenire normale.

Complimenti, ma la sua posizione può essere strumentalizzata in maniera sfavorevole per lei

Non mi interessa. Deve crescere una coscienza nuova nel paese. Sui grandi temi della Nazione si riconoscono tutti. Qui alla Camera ci sono 630 deputati del parlamento italiano che rappresentano il popolo italiano nella sua globalità che siano di maggioranza o che siano di opposizione. Le critiche che potrebbero muovermi non mi spaventano.

Non crede che sino a qualche giorno fa l’unica voce, la prima voce d’opposizione vera fosse quella di Di Pietro?

Di Pietro faccia quello che vuole io sono convinto che lui utilizza anche critiche giuste su diversi e svariati problemi, però le utilizza in modo spesso anche strumentale. Noi dobbiamo essere coscienti che in Parlamento esiste una opposizione ed una maggioranza lo ripeto, ma sulle grandi questioni nazionali si devono riconoscere tutti, anche Di Pietro.

Italiani all’estero, quanto terrà in considerazione gli italiani all’estero questo governo e come vede la nomina di Mantica con la delega per gli italiani nel mondo?

Anche qua voglio andare contro corrente. A suo tempo due anni fa, di fronte alle violente proteste della destra, del centrodestra sul fatto che il governo Prodi non si fosse dotato di un Ministro per gli italiani nel mondo, io respinsi quelle critiche affermando che non erano importanti i titoli nobiliari ma i fatti ed una politica verso gli italiani nel mondo concreta. A me va benissimo che il sottosegretario sia Mantica. Il miglior sottosegretario che abbiamo avuto per gli emigrati e per gli italiani nel mondo è stato Fassino. Era sottosegretario agli esteri, aveva più deleghe, gli affibbiarono anche quella dell’emigrazione, allora si chiamava così e fu un sottosegretario straordinario. Quindi Mantica con la delega alla cooperazione ed allo sviluppo va benissimo, cooperazione e sviluppo sono assolutamente compatibili con la delega per gli italiani nel mondo. Lo giudicheremo da quello che farà non dal fatto che non è il ministro per gli italiani nel mondo. E’ una critica assurda. In questo caso io non mi sento di criticare il governo del nostro paese.
L’augurio vero è che si esca dalla faziosità di una rappresentanza di singoli partiti ma che tutti gli eletti in Parlamento sappiano che abbiamo un obiettivo comune, far capire a questo paese che i cinque o sei milioni di italiani nel mondo sono una ricchezza che va utilizzata, non un problema.

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