Napoli dopo Napoli: i fatti di Ponticelli

di Giuseppe Errico

Bassolino:”Fare di più per quartieri popolari, ma sbaglia chi sconfina nell’intolleranza”.

Siamo alle solite. C’è chi accusa un politico di destra e chi uno di sinistra. Le colpe si annullano nella reciprocità delle stesse accuse, dal un lato all’altro di una presunta verità.

E’ un gioco antico, è il gioco di chi detiene poter informativo: più persone sono coinvolte in una tragedia più la colpa (il senso di colpa collettivo) scompare dietro un mare omertoso di “parole pubblicitarie”.

A proposito dei Rom, presi all’assalto dall’inciviltà umana di una “parte” del popolo, il Presidente Bassolino della Regione Campania che è letteralmente “allo sbando!” (cammorra, immondizia, disoccupazione, abbandono, etc.) dice: “Fare di più per quartieri popolari, ma sbaglia chi sconfina nell’intolleranza”. Sono parole semplici ma che forse pronucerebbe anche l’uomo dela strada (spesso sapiente più di una classe politica): “I terribili fatti di Ponticelli chiamano tutti a una riflessione seria. L’insicurezza, la sofferenza sociale, il disagio civile ci dicono che le istituzioni, a tutti i livelli, e la politica devono fare di più per i grandi quartieri popolari di Napoli e di altre grandi città italiane”. Sembra una scoperta straordinaria!

Ma, per chi come il sottoscritto, quotidianamente soffre e lavora in aree calde e a rischio (Provincia di Napoli, Scampia) tale frase ha lo stesso odore e valore del fumo che esce dai cassonetti dell’immondizia, segni di una guerra civile e sottile. Chi opera, concretamente, ha bisogno di risposte vive, vere, reali e, soprattutto, “visibili sul territorio”. Quelle fiamme, quelle grida, quegli applausi non solo mettono i brividi ma danno la chiara visione delle cose, di una tragedia umana con momenti di farsa.

E la dicitura di quel manifesto del Pd sui muri di Ponticelli – “Via gli accampamenti Rom da Ponticelli!” – non è scritto nel modo giusto: occorreva forse scrivere “Via gli accampamenti dei politici sulle poltrone da Napoli e provincia e che ciascuno si assuma con dignità gli errori commessi!”

E’ un pugno nello stomaco per tutti noi notare la politica locale di destra o sinistra, parlare allo stesso modo. E’ un messaggio sbagliato e inaccettabile sentire interviste a uomini che hanno ridotto in cenere questa terra meravigliosa.

Si è andati oltre i limiti. Un conto è la consapevolezza del disastro, un altro conto è sconfinare nell’idiozia della politica.

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