«I turisti tedeschi fanno roboanti gare di rutti dopo pantagrueliche bevute di birra e scorpacciate di kartoffel fritte”. Era il 2003, e questa frase la diceva il Signor Stefano Stefani, sottosegretario leghista al Turismo. L'incidente diplomatico che ne conseguì costrinse Berlusconi a pretenderne le dimissioni».
Quando pronunciò queste frasi, l’on. Stefani era sottosegretario al Turismo con il governo Berlusconi. La carica ricoperta, nello specifico, ebbe un risultato dirompente nei riguardi dei tedeschi definendoli “iper-nazionalisti invasori delle spiagge italiane”. Fu costretto a dimettersi. E si dimise senza onore delle armi ma nella maniera peggiore dove le sue scuse pubbliche esternate in una lettera al quotidiano tedesco Bild, non sortirono l’effetto lenitivo desiderato. «Nel mio governo – disse Schroeder – non avrebbe conservato a lungo la sua carica di sottosegretario». E, per questo motivo Schroeder disdisse le vacanze già programmate in Italia. L’incidente era ormai diplomatico. «Un idiota è sempre un idiota» chiosò nel suo inconfondibile stile sintetico ma efficace Gianfranco Fini allora Vice Presidente del Consiglio dei Ministri.
A distanza di cinque anni, con lo stesso Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, l’on. Stefani vede realizzarsi la sua vendetta personale quando Gianfranco Fini ricopre la terza carica dello Stato alla Presidenza della Camera.
Il mai dimenticato Mario Riva, famosissimo conduttore del “Musichiere” avrebbe detto: «In qualità di Presidente della Commissione Esteri italiana, abbiamo, nientepopodimenochè, l’on. Stefano Stefani, -licenza media e imprenditore orafo- recita la nota della Camera».
Egli sarà un punto di riferimento anche per gli italiani all’estero. Da lui (passeranno?) decisioni di provvedimenti importanti per soddisfare le istanze e le aspettative dei nostri connazionali italiani all’estero.
L’on. Stefano Stefani, lo stesso che allora Senatore non riuscimmo ad intervistare a ridosso delle elezioni politiche del 13 e 14 aprile u. s. Eppure tentammo disperatamente di incontrarlo in qualità di responsabile degli italiani all’estero per la Lega Nord Padania, di vederlo per chiedergli cosa avrebbe detto, cosa avrebbe raccontato alle comunità italiane all’estero. Non fu possibile nonostante le decine e decine di telefonate alle varie segretarie e segretari del gruppo parlamentare al Senato della Lega Nord Padania. Sia chiaro, per nostra incapacità conclamata, non perché egli sfuggisse ad ogni costo alle nostre domande girando come un ossesso con la stampa delle nostre interviste pregresse rilasciate dai leghisti on. Paola Goisis (https://archivio.politicamentecorretto.com/index.php?news=1390) e Senatore Polledri (https://archivio.politicamentecorretto.com/index.php?news=1551) ambedue acerrimi sostenitori dell’abolizione del voto estero e della inutilità degli eletti all’estero.
Solo il Signore lo sa, oltre a noi che scriviamo, quali cicchetti e rimproveri abbiano sopportato l’on. Goisis ed il senatore Polledri da Stefani proprio per quelle dichiarazioni che in campagna elettorale suonavano molto ma molto male all’estero. Se tanto mi dà tanto…
Oggi, con lo stesso Presidente del Consiglio e con il Presidente della Camera Gianfranco Fini che lo bollò come idiota, l’on. Stefano Stefani presiederà una delle Commissioni più delicate che ci siano dove non è un optional né la diplomazia né la visione generale delle dinamiche europee e mondiali all’insegna delle cooperazioni e delle aggregazioni nazionali e sovranazionali.
Peccato, con diciotto tra Deputati e Senatori eletti all'estero, si poteva scegliere con più appropriatezza. Per il momento accontentiamoci del vice presidente Franco Narducci e del segretario della stessa commissione Marco Fedi. Per il resto, staremo a vedere.