IL REATO D’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA AGGRAVERA’ IL PROBLEMA

“Introdurre il reato di immigrazione clandestina, al di là degli aspetti di rispetto delle regole democratiche, è un errore perché aggraverà invece che risolvere il problema della sicurezza nel nostro Paese”. Lo ha detto Nicola
Latorre, vicepresidente del gruppo del Pd, ai microfoni di Radiocity di Radio1.
“Il problema della sicurezza va affrontato e seriamente – ha detto Latorre – E' chiaro che gli immigrati extracomunitari che passano il tempo a delinquere facendo scippi o quant'altro vanno assicurati alla giustizia in modo rigoroso, vanno espulsi e gli va impedito di rientrare in Italia. Però non si può far credere che il problema della sicurezza sia riconducibile
eslusivamente all'immigrazione, perché non è così. In Italia ci sono migliaia di immigrati extracomunitari irregolari che lavorano nelle famiglie come colf, badanti, baby sitter, nell'agricoltura, nell'edilizia e nelle piccole e medie imprese del Nord che non possiamo identificare come delinquenti. Semmai bisogna trovare il modo di regolarizzare e integrare
queste persone. L'introduzione del reato di immigrazione clandestina avrà invece due conseguenze: quella di aggravare la situazione carceraria e di spingere gli immigrati verso la clandestinità e la delinquenza. Noi dobbiamo invece distinguere tra gli immigrati che delinquono e quelli che
sono arrivati in Italia per lavorare, spesso anche inconsapevoli delle dinamiche dei flussi e delle quote di regolarizzazione. E' necessario – ha continuato Latorre – per una questione di giustizia, perché le famiglie e la nostra economia hanno bisogno del lavoro di queste persone e per
migliorare il controllo del territorio. Per questo ci batteremo in Parlamento perché questa norma venga modificata”.

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