Intervista alla senatrice Mirella Giai America Meridionale gruppo misto
Complimenti per la proclamazione la scorsa legislatura solo all’ultimo momento fu superata da Pollastri per un solo pugno di voti.
Per la volta scorsa non importa ormai il passato è alle nostre spalle. Posso dire di averlo superato. Mi sono ricandidata in un movimento associativo degli italiani all’estero dove mi sento a mio agio, rappresento i nostri connazionali facendo un lavoro importantissimo. Prima di tutto ringrazio i nostri connazionali che mi hanno votato, che hanno creduto in questo movimento associativo uno dei più importanti dell’America Meridionale. 72.000 voti sono tanti io ne ho presi 23.400 e l’on. Merlo più di 40.000. Un elettorato di tutto rispetto. Faremo di tutto per loro anche se non è facile ma la voglia di lavorare l’abbiamo e vedremo di cosa sapremo capaci.
A proposito del movimento al quale lei ha aderito, è una donna tradizionalmente legata alla sinistra, come mai non si è candidata nelle liste del Partito Democratico?
Veramente quando ho avuto questa proposta dall’on. Merlo, ho avuto la coscienza di essere anche una donna di associazione perché, per la verità, quando sono arrivata in Argentina, ho lavorato da subito con il movimento associativo. Sono Presidente della Federazione delle Associazioni piemontesi in Argentina, per esempio, ho lavorato nei Comites. Ho svolto sempre la mia attività a livello di associazione delle collettività italiane. Però la parte politica me la porto da due generazioni a cominciare da mio nonno che era socialista e mio padre comunista. Questo vuol dire che la mia appartenenza rimane sempre. Però sono molto a mio agio nel movimento associativo.
Questo significa che a livello di politico sarà all’opposizione?
No, no. Non sarò all’opposizione, politicamente staziono nel centro. Credo che si possa lavorare molto bene, vedo che ci sia un clima che da la possibilità al nostro gruppo di poter avere relazioni e ci sono dei progetti che sono a favore dei nostri connazionali. La nostra collaborazione sarà totale.
Lei è al gruppo misto giusto?
Sono al gruppo misto e passo negli autonomi.
Di quali commissioni farà parte?
Farò parte della Commissione del lavoro e della previdenza e poi sarò anche nella Commissione Esteri.
Questa è una domanda che pongo a tutti voi eletti all’estero soprattutto a quelli di nuova nomina, il governo ha una forte componente leghista, non crede che, stando alla loro insofferenza nei riguardi degli italiani all’estero, sia un problema?
Certo. Per questo aspetto è necessario fare attenzione. Credo che l’Italia sia unica, non esiste una possibilità di separazione. E poi ci sono delle posizioni che sono marcatamente di estrema destra e quelle sono da prendere con le molle perché non sono positive. Noi siamo una Repubblica e la dobbiamo rispettare.
Le chiedo un parere politico: cosa pensa a proposito di una sinistra fuori dalle Camere, fuori dalle istituzioni?
Mi dispiace tanto. In uno Stato democratico che non sia presente la sinistra è una cosa che non funziona.
Secondo lei è un fatto momentaneo?
Io credo che sia sicuramente una cosa momentanea perché penso che nello scorrere del tempo uno lascia determinate cose pensando che non siano primordiali ed invece lo sono. Bisogna fare molta attenzione ai nostri connazionali in Italia ed all’estero. La sinistra si deve riprendere. E’ importante in uno Stato democratico.