Le decisioni delle autorità preposte all'ordine e alla sicurezza di Torino hanno operato scelte che contrastano e offendono profondamente le tradizioni di tolleranza e ospitalità del capoluogo sabaudo. Autorizzare ogni manifestazione contro Israele, ma invitare alla discrezione nei simboli e nei vessilli i sostenitori della libertà dello Stato di Israele, è un'offesa contro Israele, gli italiani di fede ebraica ma anche un'offesa intollerabile ai torinesi.
Per questo chiedo al presidente del Consiglio e al ministro dell'Interno di contattare subito i responsabili della sicurezza in città e istruirli sul dovere di garantire la libertà di tutte le manifestazioni e l'esposizione di tutti i simboli, nel rispetto della legge Mancino del 1993 che reprime tutte le manifestazioni di antisemitismo.