GIANFRANCO FINI PRESIDENTE DELLA CAMERA

Non so se Gianfranco Fini fosse emozionato prendendo la parola alla Camera mercoledì mattina appena eletto Presidente, io certo lo ero. Lo ero perché siamo stati al governo nel 1994 e poi nel 2001, abbiamo avuto ministri ed incarichi, ma pensare che solo due mesi fa a quel banco da cui oggi parla Fini c’era Bertinotti e adesso i compagni (almeno quelli dichiarati) sono letteralmente spariti, tanto che agli abbandonati posti dell’estrema sinistra ieri sedevano Parisi e Rosy Bindi… Beh mi faceva un certo effetto. Così, mentre Gianfranco Fini parlava in impeccabile stile istituzionale, il mio pensiero correva a quando si faceva politica senza pensare che un giorno si sarebbe potuti arrivare al successo di queste settimane o – per quanto mi riguarda – solo ad essere seduti a quei banchi. Quanti ricordi, visi di persone che oggi non ci sono più. Quanti sacrifici, rischi, difficolt,à ma davvero ne valeva la pena. Ma anche e soprattutto pensavo ai sacrifici di tante persone che hanno lavorato, sofferto, lottato in anni bui e difficili per permetterci oggi di essere eletti. Episodi che i ragazzi di oggi non immaginano nemmeno. Grazie a tutti loro, i veri artefici sconosciuti e troppo spesso dimenticati che hanno seminato nel tempo mentre noi oggi abbiamo la fortuna di raccogliere. Anche per questo penso che il momento della responsabilità cominci adesso perché non possiamo e non dobbiamo sciupare l’attimo, la volontà degli italiani, il segnale e la fiducia che ci hanno dato. Finalmente, adesso si ricomincia…

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