Intervista all’on. Amato Berardi PDL circoscrizione “C” America Settentrionale e Centrale
Onorevole, lei ha sostituito Salvatore Ferrigno in Parlamento per il Popolo della Libertà.
Sono stato eletto dai nostri connazionali all’estero nella circoscrizione Nord America, Stati Uniti, Canada e Messico e le isole.
Lei porta le esigenze della comunità italiana in America, quali sono quelle più impellenti?
Nei paesi che ho elencato ma soprattutto negli Stati Uniti le istanze sono per la cultura, la lingua italiana e la doppia cittadinanza.
Il governo del quale farà parte sarà un governo di centro destra, confermato dal successo di Alemanno a sindaco di Roma. Questo è un governo che non gradisce gli italiani all’estero, la Lega Nord ha più volte affermato che sarebbe meglio abolire la circoscrizione estero, lei ha la consapevolezza che sarà una legislatura molto difficile da questo punto di vista?
Non penso che sarà difficile. Sono convinto che riusciremo a portare avanti questo programma e a fare sinergia con una collaborazione bipartizan con gli altri parlamentari per portare avanti questi obiettivi che i nostri connazionali all’estero chiedono. Essi, in fondo, chiedono poco, più cultura italiana, lingua, cittadinanza, più contatti con la madre patria…
Questo significherà stanziamento di fondi e risorse, la Lega vuole il federalismo fiscale, Bossi dice che voi non pagate le tasse in Italia.
Non è detto che occorrano fondi perché esistono mezzi di comunicazione globali per favorie la cultura e la lingia italiana come la televisione, Rai international oggi Rai Italia, la radio, la rete e quindi basta intensificare questi mezzi.
Lei ha un progetto, una lista di priorità, una proposta di legge che vorrebbe immediatamente presentare?
Ma la proposta di legge è proprio quella della doppia cittadinanza perché è un diritto civile. Un italiano che è nato in Italia residente all’estero per vari motivi o di lavoro o di famiglia, deve essergli riconosciuta la doppia cittadinanza. E’ un diritto civile ripeto.
Cosa pensa della gestione del precedente Vice Ministro Senatore Franco Danieli?
Credo abbia fatto un buon lavoro. Avrebbe potuto fare di più ma purtroppo con il poco tempo a disposizione non è riuscito a portare avanti molti dei suoi obiettivi. Penso che sia stato un lavoro discreto.
Quanti italiani ci sono nella sua circoscrizione?
Gli italiani nel Nord America, quelli che hanno la cittadinanza italiana sono circa 500.000, di italo americani, solo negli USA, se ne contano circa trentadue milioni. La maggior parte di questi sono integrati nella società americana sono dirigenti che ricoprono cariche ad alti livelli nelle varie professioni.
Sarebbe quindi auspicabile allacciare con loro relazioni che potrebbero avere dei risvolti positivi anche per l’Italia?
Assolutamente si. Le più grandi risorse del nostro paese consistono proprio nella sua gente. Bisogna allora intensificare i contatti che diventino più diretti. Fuori dell’Italia ce n’è un’altra che conta. Imprenditori ad alto livello i quali possono dare il loro contributo alla loro madre patria.
Lei di cosa si occupava prima di essere eletto in Parlamento?
Sono nel campo finanziario per la gestione di fondi pensioni sia a livello privato sia a livello pubblico, in più abbiamo tre agenzie di assicurazione dove diamo una copertura completa dalla A alla Z.