“Dopo l'attentato di Gioia Tauro, le microspie alla Procura di Reggio Calabria e la distruzione di decine di pullman del Gruppo La Valle a San Donato di Ninea, non possiamo che esprimere gravissima preoccupazione per il futuro della Calabria. Ormai siamo sulla scia della libanizzazione della nostra terra. Qualcosa di terribile è accaduto all'interno della nostra Regione: sono saltati tutti i limiti e non ci sono più freni all'impazzare della criminalità organizzata. Si tratta di segnali devastanti che non lasciano intendere nulla di buono. A questo punto bisogna pensare a segnali molto forti dalla politica e dalle istituzioni. L'ordinario non basta più. E nemmeno le solite litanie del giorno dopo. C'è bisogno di risposte straordinarie ad un momento drammatico per la Calabria”.
